Cannes 2021, la gaffe di Spike Lee: annuncia la Palma d'oro troppo presto

QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

La cerimonia di premiazione del 74esimo Festival di Cannes (qui tutti i premi) è iniziata con una gaffe.

Una sorpresa che ha lasciato spiazzata la platea, mentre Ducurnau, incredula, si è lasciata andare all'emozione.

"Bisogna sempre avere una seconda chance", ha detto poi Spike Lee che stava facendo di nuovo una gaffe annunciando il titolo mentre ancora doveva entrare Sharon Stone chiamata per consegnare il premio

Dovete sapere che io adoro lo sport e quando finisce una partita la prima cosa che annunci è il risultato. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

Il film è realmente il più accreditato per la Palma ma la certezza si avrà a fine serata Spike Lee ha annunciato la Palma d’oro del festival di Cannes, Titane di Julia Ducournau, per errore essendo all’inizio della cerimonia. (Corriere del Ticino)

Tra i film in gara c’era anche “Tre piani” di Nanni Moretti, accolto alla prima con 11 minuti di applausi Momenti di emozione per la standing ovation a Marco Bellocchio, palma d'oro d'onore. (L'Unione Sarda.it)

La Palma d’oro del 74esimo festival di Cannes, è Titane della regista francese Julia Ducournau. L’annuncio è stato dato in anticipo dal presidente di giuria Spike Lee, che ha spiazzato tutti con la sua gaffe. (L'HuffPost)

È Titane, il film di Julia Ducournau, che ha conquistato la Palma d’Oro due anni dopo Parasite, trionfatore dell’ultima edizione prima della pandemia. Il miglior attore è il texano Caleb Landry Jones – protagonista di Nitram, di Justin Kurzel –, la migliore attrice Renate Reinsve, nel film The Worst Person in the World di Joachim Trier. (Rolling Stone Italia)

Sorpresa al Festival di Cannes. Il film è realmente il più accreditato per la Palma ma la certezza si avrà a fine serata. (ilgazzettino.it)

In “Nitram”, Caleb Landry Jones interpreta un ragazzo borderline coinvolto in uno dei peggiori fatti di cronaca della storia australiana. Caleb Landry Jones, Dai fratelli Coen a “Tre manifesti a Ebbing, Missouri”. (LaPresse)