Pandemia, Fabi: “311 mld aiuti per i prestiti, con stop sarà emergenza”

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AbruzzoLive ECONOMIA

È quanto emerge da una analisi della Fabi.

Una parte delle misure non è più attiva, altre scadranno tra pochi mesi col “risultato che 1,2 milioni di soggetti, tra famiglie e aziende, potrebbe trovarsi in enorme difficoltà: lo scenario è quello di una emergenza di liquidità che potrebbe portare a dissesti e fallimenti”.

A due anni dall’inizio della pandemia, il bilancio dei prestiti garantiti mostra “cifre da capogiro perché se l’impatto del virus sull’economia italiana è stato profondo ed esteso, altrettanto valide sono state le misure attivate dal governo”, evidenzia ancora la Fabi

Sono 311 miliardi gli aiuti pubblici ai prestiti bancari per fronteggiare la pandemia. (AbruzzoLive)

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La quota residuale del 10% è andata invece a favore di operazioni di importo inferiore a 30.000 euro. Con 2.578.052 domande presentate, per un importo globale di circa 221 miliardi, il dettaglio degli aiuti sotto forma di prestiti garanzia si presenta così distribuito: (Wall Street Italia)

Le banche hanno fornito un sostegno di 311 miliardi di euro a famiglie e imprese, in termini di garanzie grazie al supporto dello Stato. Analizzando le operazioni di importo superiori a 30 mila euro, il Molise e la Basilicata sono le regioni con le percentuali più basse di aiuti pubblici ma anche con il numero inferiore di richieste. (Milano Finanza)

Perfino due mesi fa, quando il governo Draghi delineò la manovra 2022, l’Italia e il mondo ignoravano la variante Omicron e l’inflazione sembrava passeggera. – Due anni fa pochi avrebbero pensato che il Coronavirus sarebbe durato più di qualche mese. (La Repubblica)

(Teleborsa) - In totale 311 miliardi di euro, così ripartiti: circa 60 miliardi di moratorie ancora attive, a fronte di 500mila sospensioni accordate, tre milioni di richieste di finanziamenti presentate, più di 220 miliardi di prestiti garantiti da Mediocredito Centrale e 31 miliardi quelli erogati attraverso Sace. (ilmessaggero.it)

Nel panorama europeo, l'Italia, insieme alla Spagna, non solo si distingue per la percentuale di ricorso ai finanziamenti assistiti da garanzia pubblica (circa il 5% dei in essere del sistema bancario), ma vanta fa registrare il primato del grado di copertura più elevato con un 85% medio rispetto alla Spagna e Germania (80%) e Francia (55%) (La Stampa)

Si legge, infatti, come alcuni provvedimenti non sono più attivi e altri “scadranno tra pochi mesi, col risultato che oltre 1,2 milioni di soggetti, tra cittadini, e imprese” potrebbero trovare dei forti impedimenti. (Metropolitan Magazine )