Un terzo delle case fuori mercato con la nuova direttiva Ue sulle classe energetiche: la mappa

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Per gli edifici più ‘datati’, la portata del rinnovo obbligatorio della classe energetica dovrà essere proporzionata e fattibile rispetto a quella da cui si parte

In Italia, la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G è ancora la maggiore: circa un terzo degli edifici residenziali, contro il 4%, ad esempio, delle case nei Paesi Bassi.

Gli edifici residenziali, invece, dovranno rientrare almeno nella classe ‘F’ dal 1° gennaio 2030 e alla classe ‘E’ dal 2033. (Il Fatto Quotidiano)

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Si pensi a un edificio caratterizzato da facciate con presenza di balconi. E in ogni caso la strada da seguire non è quella degli obblighi, ma quella degli incentivi” (CatanzaroInforma)

Bisogna mettere tutti i cittadini nella condizioni di ammodernare le loro abitazioni, per esempio estendendo il superbonus, o modificare il testo». L’annunciata direttiva Ue rischia oltretutto di deprezzare il valore degli immobili di chi non potrà permettersi gli interventi di riqualificazione a parità di Imu. (ilmessaggero.it)

Se gli edifici sono destinati alla vendita perdono qualsiasi valore, quindi vuole dire uccidere il risparmio Per il presidente di Confedilizia, "gli effetti sarebbero drammatici sul piano economico" perché "un numero enorme di immobili perderebbe il proprio valore sul mercato, e parliamo di milioni di immobili. (AGI - Agenzia Italia)

La misura è però ancora un'ipotesi: deve essere discussa e votata in Commissione e in Parlamento Ue e poi recepita dai singoli stati. Inoltre sarebbe prevista già una deroga di tre anni (dal 2027 al 2030) per i condomini e per chi acquista un immobile impegnandosi a riqualificarlo (LA NAZIONE)

Io credo che si possano ipotizzare strade diverse, come eliminare o ridurre la tassa di registro o l'Imu per i proprietari che fanno interventi di riqualificazione energetica In Italia quanti immobili hanno una classe energetica bassa? (LA NAZIONE)

Oggi il 75% del parco immobiliare dell’Unione europea è energeticamente inefficiente, questo comporta uno spreco enorme di energia Questa a detta di alcune anticipazioni pubblicate dalla stampa dovrebbe prevedere l’obbligo di rinnovo energetico prima della vendita di edifici e abitazioni. (Il Fatto Quotidiano)