Le mani della Ue sulle nostre case: come calcolare quali sono a rischio

ilGiornale.it INTERNO

Man mano che si sale dalla classe G a quelle migliori, le ristrutturazioni si fanno via via più consistenti e variano dai vetri termici agli impianti fotovoltaici, dagli infissi alle caldaie a condensazione e valvole termostatiche

Un'impresa (quasi) impossibile. Un'enormità che non basterebbe perché l'Europa ha chiesto espressamente che dal 2030 la classe energetica dovrà diventare D e C dal 1° gennaio 2033. (ilGiornale.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per il presidente di Confedilizia, "gli effetti sarebbero drammatici sul piano economico" perché "un numero enorme di immobili perderebbe il proprio valore sul mercato, e parliamo di milioni di immobili. (AGI - Agenzia Italia)

In Italia, la percentuale di immobili appartenenti alla classe energetica G è ancora la maggiore: circa un terzo degli edifici residenziali, contro il 4%, ad esempio, delle case nei Paesi Bassi. Gli edifici residenziali, invece, dovranno rientrare almeno nella classe ‘F’ dal 1° gennaio 2030 e alla classe ‘E’ dal 2033. (Il Fatto Quotidiano)

E in ogni caso la strada da seguire non è quella degli obblighi, ma quella degli incentivi” Di fatto, si tratterebbe di rimuovere i balconi o ridimensionarli in modo devastante, con costi pazzeschi e con un impatto estetico imbarazzante. (CatanzaroInforma)

Un programma ambizioso, tenuto conto anche dello stato degli immobili nel nostro Paese. La misura è però ancora un'ipotesi: deve essere discussa e votata in Commissione e in Parlamento Ue e poi recepita dai singoli stati. (LA NAZIONE)

Questa a detta di alcune anticipazioni pubblicate dalla stampa dovrebbe prevedere l’obbligo di rinnovo energetico prima della vendita di edifici e abitazioni. Oggi il 75% del parco immobiliare dell’Unione europea è energeticamente inefficiente, questo comporta uno spreco enorme di energia (Il Fatto Quotidiano)

In Italia quanti immobili hanno una classe energetica bassa? Dal 2030 o dal 2033 i proprietari degli immobili con una certificazione energetica troppo bassa potrebbero non poterli più vendere né affittare. (LA NAZIONE)