Coronavirus, Oms: trasmissione aerea non esclusa

QUOTIDIANO.NET SALUTE

Un'ipotesi che, se fosse confermata, cambierebbe le linee guida dell'Oms per evitare il virus negli spazi chiusi.

Poi Nabarro ha riconosciuto che la questione trasmissione aerea del virus faccia " parte del puzzle", ma ha aggiunto che quella per via aerea "non è il principale mezzo di trasmissione" del virus.

Secondo l'Oms "non può essere escluso".

La trasmissione aerea del Covid non può essere esclusa "in ambienti affollati chiusi o scarsamente ventilati", ha spiegato Benedetta Allegranzi, responsabile per il controllo delle infezioni dell'organizzazione Onu. (QUOTIDIANO.NET)

Ne parlano anche altre testate

Va specificato che le parole in conferenza stampa di Alleganzi non corrispondono ad un cambio delle linee guida ufficiali dell’organizzazione. Ad oggi infatti l’Oms indica ancora come i droplet, le gocce di saliva emesse quando parliamo ad alta voce, tossiamo o starnutiamo, sono proiettate in aria a media distanza e possono poi depositarsi sulle superfici. (Il Riformista)

Per ora abbiamo raggiunto globalmente oltre 11milioni di casi e 535 mila vittime. Nel mondo ci sono 11,5 milioni di casi, mentre le vittime sono salite a 535mila. Il Brasile, ricordano gli esperti dell’Oms durante la conferenza stampa, si trova in un momento difficile, data anche la positività al nuovo coronavirus appena confermata del presidente Jair Bolsonaro. (Wired Italia)

Il DG dell'OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante la conferenza stampa tenutasi ieri, si è espresso così in merito alla diffusione del virus: "La pandemia sta accelerando e chiaramente non abbiamo raggiunto il picco. (La Lazio Siamo Noi)

L’Organizzazione, rispondendo a una lettera inviata da 239 scienziati, ammette che il virus potrebbe viaggiare in aria più di quanto si pensasse. Coronavirus. Oms, prove sulla trasmissione per via aerea del coronavirus. (News Mondo)

Se la trasmissione per via aerea verrà effettivamente confermata, l’Oms dovrà modificare le proprie linee guida e spiegare come comportarsi negli ambienti chiusi e poco ventilati. Finora si pensava che il virus “viaggiasse” attraverso le goccioline del respiro, piuttosto grandi e incapaci di raggiungere distanze elevate. (Sky Tg24 )

Adesso l’ipotesi è che possano essere trasmesse anche per aerosol, quindi rimanere sospese per un certo periodo di tempo, il che - se confermato- cambierebbe le norme di comportamento negli spazi chiusi, affollati, di limitate dimensioni e con scarsa ventilazione. (Giornale di Sicilia)