Omicidio a Centocelle: i rilievi della Scientifica nel Winning Bar
Omicidio a Centocelle, uomo ucciso a colpi di mattarello: il titolare del bar ha confessato. Omicidio a Roma, dove nella serata di ieri il cadavere di un uomo è stato rinvenuto all'interno di un bar in via delle Ninfee in zona Centocelle.
Gli investigatori della Scientifica indagano per omicidio e la Polizia di Stato ha arrestato il titolare dell'esercizio commerciale, che ha confessato il delitto
Se ne è parlato anche su altre testate
Vincenzo Di Benedetto, barista 36enne di Centocelle, avrebbe sfogato così la sua rabbia contro Costantino Bianchi, un commercialista 55enne di zona, fino a ucciderlo. Un litigio nato per soldi. (ilmattino.it)
Dopo poche ore di indagini, la polizia ha arrestato per omicidio Vincenzo Di Benedetto, il gestore del bar. Al momento non risultano provvedimenti a carico della moglie del gestore e del fratello, arrivati nel bar, secondo quanto emerso dalle prime indagini, solo successivamente alla lite. (Il Fatto Quotidiano)
Sulla base delle ricostruzioni sinora effettuate, la morte di Costantino Bianchi è stata classificata come omicidio. L’eccesso di violenza esibito nei confronti del commercialista ha portato al rinvenimento del suo cadavere riverso in una pozza del suo stesso sangue (Yahoo Notizie)
Fornito da Rai News Polizia squadra mobile (Twitter/@poliziadistato). La vittima è stata colpita con un oggetto e la scientifica per tutta la notte ha cercato l’arma del delitto nei dintorni del bar (Notizie - MSN Italia)
Roma - Una lite sfociata in un raptus costato la vita a Costantino Bianchi, un commercialista 55enne, ucciso con un corpo contundente: un mattarello brandito più volte contro la testa della vittima. Giulia stringe la mano della sua bambina mentre ancora sconvolta commenta la notizia dell'omicidio avvenuto ieri sera nel bar in via delle Ninfee, a Centocelle. (IL GIORNO)
La polizia ha arrestato con l’accusa di omicidio Vincenzo Di Benedetto, 35enne di Caltanissetta. Il corpo del commercialista e’ stato infatti trovato nel bagno (il Fatto Nisseno)
