Salvini al citofono è un caso internazionale. La Tunisia insorge: “Ora chieda scusa”

Il Primato Nazionale INTERNO

Bologna, 22 gen – “Siamo sbalorditi, la Tunisia non merita un trattamento del genere”.

Anche se un parente di questa famiglia ha avuto precedenti penali, questo non giustifica una tale campagna di odio.

E fu così che il “raid del citofono” di Salvini provocò l’incidente diplomatico con la Tunisia.

Se ci fosse stato un problema si poteva segnalare alle autorità competenti, senza alcun bisogno di messinscene a favore di telecamere. (Il Primato Nazionale)

La notizia riportata su altri giornali

Dopo 24 ore esatte è arrivata la replica di Yassin, il 17enne tunisino, che, mentre Matteo Salvini citofonava, giocava a calcio. Infine arriva l'appello indirizzato direttamente al leader della Lega: "Salvini, togli quel video". (Liberoquotidiano.it)

Se il nostro servizio ti piace sostienici su PATREON o con una donazione PAYPAL. In pochi sanno rinunciare alla tentazione delle sostanze che distribuisce. (Bufale.net)

Io comunque non mi sento usata, mi sento dalla sua parte, e l’importante è che questa storia sia venuta fuori». «Non mi aspettavo che ci sarebbero state telecamere e giornalisti, così come lo schieramento di polizia. (Open)

In realtà la donna spiega che il figlio si suicidò 12 anni fa perché non reggeva più alla sofferenza di una grave malattia. Quest’ultimo di mestiere fa il corriere e vive nell’appartamento di via Deledda con il figlio 17enne, Yassine, e la moglie. (La Stampa)

L’accusa è arrivata dal leader della Lega, Matteo Salvini, che durante un evento elettorale ha citofonato alla famiglia chiedendo: «È vero che qui spacciate?». Noi abbiamo una casa, un indirizzo, un posto dove venirci a cercare e lo hanno fatto solo sulla base di pregiudizi. (Corriere della Sera)

Il suo volto non è ripreso, ma purtroppo non ce n’è bisogno: nel video Matteo Salvini fa il nome della famiglia, aumentando la loro esposizione. Continua la polemica circa il gesto di Matteo Salvini, che ieri sera ha citofonato a casa di un cittadino tunisino per chiedere se spacciava droga. (Thesocialpost.it)