Terrorismo e 11 settembre, i rischi per l’Italia dopo la crisi in Afghanistan

Sky Tg24 ESTERI

Ansa. Il ritiro delle forze Nato dall'Afghanistan e gli eventi a esso legati hanno determinato un aumento della conflittualità "tra i vari gruppi terroristici, tesi ad acquisire o a confermare un ruolo di leadership nell'ambito della variegata galassia jihadista".

È quanto indicato da una circolare inviata dal capo della Polizia Lamberto Giannini (nella foto) a prefetti e questori che invita a innalzare la tutela sugli obiettivi americani in Italia in occasione della ricorrenza dell'11 settembre. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altre testate

Il nuovo corso della storia in Afghanistan fa passi da gigante, più di 300 donne con indosso il burqa, hanno manifestato in un anfiteatro universitario a favore del nuovo regime, la cui politica verso le donne suscita forti preoccupazioni nel mondo intero. (Euronews Italiano)

L'11 settembre a Kabul. Si ha la sensazione, soprattutto da parte di certa società civile afghana, che la storia sia finita. (Rai News)

Successivamente il Pentagono aveva spiegato che l’esplosione successiva al raid dimostrava che l’auto conteneva bombe e che nell’attacco erano morte tre persone Nella vettura obiettivo del razzo non ci sarebbe stato alcun esplosivo dell’Isis ma solo taniche di acqua. (Imola Oggi)

ha detto ad Omnibus il giornalista in collegamento dalla capitale afghana. "La mia impressione è che da un punto di vista militare manchino le risorse umane per controllare il vasto territorio afghano" (TG La7)

Un’altra figura della vecchia guardia del 1996-2001 è il ministro degli esteri Amir Khan Muttaqi, che in passato era stato ministro dell’Informazione, della cultura e dell’educazione. Senza le capacità militari (e terroristiche) degli Haqqani, i Talebani non avrebbero mai potuto resistere in questi anni di guerra. (Domani)

Quanto ai suoi spostamenti, che erano stati giudicati sospetti dai militari, essi in realtà corrispondevano ad un'ordinaria giornata di lavoro. Immagini video e testimonianze raccolte dalla testata sembrano insomma indicare l'assenza di esplosivo e di connessioni fra l'uomo e l'IS. (RSI.ch Informazione)