Nella “transizione ecologica” dell’Italia è fondamentale la parte digitale

Corriere della Sera INTERNO

Mondo della scienza e mondo del fare Il digitale era una parte fondamentale.

In questa transizione sarà fondamentale la parte digitale.

La sintonia con un manager come Vittorio Colao alla Transizione digitale può innalzare le nostre ambizioni. Esiste un livello globale di impegno ma che può apparire persino lontano e poco concreto.

Ma l’aver costituito un ministero per la Transizione ecologica assorbendo competenze di quelle del vecchio dicastero dell’Ambiente e aggiungendone di nuove deve servire a cambiare passo. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Molto è compromesso, certamente ancora tanto si può fare. Il tema è come usare il potere regolatorio degli Stati, e le loro risorse, per fare quelle azioni di riequilibrio che il mercato capitalista non sa e non può fare in autonomia. (Altreconomia)

Perché i poveri hanno capito che la salvezza è la transizione ecologica «La transizione ecologica sarà la chiave di volta anche per la creazione di nuovi posti di lavoro». (Vita)

Roma, 26 feb. (LaPresse) – “Voglio porre l’accento sul nuovo acronimo del Ministero: MiTE. (LaPresse)

Roma, 26 feb. Una promessa che avevamo fatto ai cittadini per rendere la politica industriale del Paese improntata al Green New Deal europeo. (LaPresse)

In ultima analisi la “transizione ecologica” dipenderà dalla capacità del governo di elaborare una visione politica comune e di ampio respiro, le cui premesse appaiono oggi problematiche. Cingolani da una parte si riferisce alla necessità di considerare i “costi del progresso” come misura della sostenibilità dello sviluppo tecnologico (Money.it)

(LaPresse) – “Nasce il Ministero della Transizione Ecologica. Roma, 26 feb. (LaPresse)