"Parthenope" è il primo vero passo falso di Paolo Sorrentino

Parthenope è il primo vero passo falso di Paolo Sorrentino

"Parthenope" è il primo vero passo falso di Paolo Sorrentino Celeste Dalla Porta e Stefania Sandrelli in un'immagine di "Parthenope" di Paolo Sorrentino Parthenope arrivava alla 77ª edizione del Festival di Cannes come unico film in gara nella Selezione Ufficiale per l'Italia. La firma di Paolo Sorrentino però, era bastata a tranquillizzare tutti, vista l'alta considerazione e il seguito di cui gode il cineasta napoletano a livello internazionale, come confermato dai riconoscimenti e dalla nomination agli Oscar di due anni fa con il film È stata la mano di Dio (Today.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Una donna che conosciamo ancora adolescente, di cui seguiamo la crescita e l’evoluzione per un paio di decenni e che ritroviamo anziana con le fattezze di Stefania Sandrelli. Per Sorrentino la donna è un mistero tutto da scoprire, il simbolo di una bellezza che muta continuamente, ma anche la protagonista assoluta della contemporaneità. (Corriere del Ticino)

Dopo È stata la mano di Dio, il suo film deliberatamente più personale e intimo, Paolo Sorrentino è rimasto a Napoli per un inno alle magnificenze e alle contraddizioni della sua città natale, prolungando il racconto, stavolta più che mai onirico e immaginifico, delle proprie origini (Best Movie)

Paolo Sorrentino ha presentato il suo ultimo film "Partenope", dedicato alla città di Napoli al Festival di Cannes. Queste le parole del regista vincitore dell'Oscar come miglior pellicola straniera con "La Vita è bella", sull'ultimo capolavoro cinematografico: “Partenope non è una lettera d’amore a Napoli, non sono capace di scriverle. (AreaNapoli.it)

Sorrentino incanta Cannes con Parthenope: epica e grande bellezza di una Napoli che sfida amore e tempo

Che siano diventati più affascinanti dei calciatori? Abbiamo fatto questa domanda a Malcom Pagani, produttore per Tenderstories al fianco di Moreno Zani, giornalista, scrittore ed ex vicedirettore di Vanity Fair, con cui abbiamo anche riflettuto sull’importanza dell’artigianalità e la cura delle cose, elementi distintivi di un cinema italiano del passato (e perso per sempre?). (MOW)

Un battesimo di tutto rispetto visti anche gli elogi che Celeste sta collezionando, proprio nelle ultime ore, dalla stampa mondiale presente al festival. Figlia e nipote d’arte, Celeste è certamente uno dei volti che lasceranno il segno negli anni a venire. (Io Donna)

Una Napoli mitologica e segreta, che incarna il fascino femminile, racconta l'epica della giovinezza, rivela il prodigio e l'inganno della bellezza, il volto imprevedibile ed eterno dell'amore. E con Parthenope, il suo nuovo film con Stefania Sandrelli e Celeste Della Porta, (Secolo d'Italia)