Eitan, il riesame conferma l’ordinanza di arresto del nonno

La Provincia Pavese INTERNO

Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto il ricorso della difesa di Shmuel Peleg, nonno materno di Eitan, il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, contro l'ordinanza d'arresto emessa dal gip di Pavia a carico del 58enne accusato del sequestro, l'11 settembre scorso, del nipote portato a Tel Aviv.

Leggi anche Eitan, i legali del nonno contro i pm di Pavia

Ordinanza che ha dato origine a un mandato d'arresto internazionale, allo stato non eseguito. (La Provincia Pavese)

Se ne è parlato anche su altri media

Bocciato il ricorso di Shmuel Peleg, nonno materno dell'unico, piccolo sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone (La Repubblica)

Nel frattempo, il bimbo è ancora in Israele con la zia, dopo due decisioni favorevoli da parte dei giudici israeliani, e i legali israeliani dei nonni hanno presentato ricorso alla Corte Suprema L'ordinanza del gip ha dato origine a un mandato d'arresto internazionale, allo stato non eseguito. (Sky Tg24)

Ordinanza che ha dato origine a un mandato d’arresto internazionale, allo stato non eseguito. I giudici (Gerli-Alonge-Cucciniello) hanno depositato poco fa il dispositivo con cui confermano il provvedimento del gip di Pavia Pasquale Villani e respingono il ricorso della difesa. (Corriere del Ticino)

Un blitz per il quale il gip di Pavia, su richiesta della Procura, ha chiesto la misura cautelare in carcere per il nonno e il complice, aprendo così alla procedura per la misura del mandato d'arresto internazionale. (Rai News)

APPROFONDIMENTI LA SENTENZA Eitan, i giudici israeliani: «Deve ritornare in Italia dalla. PAVIA Eitan, mandato di cattura internazionale per il nonno Shmuel Peleg:. Tuttavia, Peleg non ha considerato che Eitan «non era un oggetto» ma «una persona in condizioni di indicibile fragilità». (Il Mattino)

La vendita di stupefacenti non si sarebbe fermata nemmeno quando la circolazione delle persone era limitata in ragione delle misure di contenimento per la pandemia da Covid-19 “Gli indagati sarebbero responsabili di centinaia di cessioni di cocaina, hashish e marijuana nella zona della Vucciria” spiega il Capitano Aniello Falco. (LaPresse)