Sicurezza stradale, Castiglioni (Anas): «Nostro obiettivo è ridurre incidenti del 50% entro 2030»

Il Messaggero INTERNO

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev agenziavista.it

L'obiettivo di Anas è di ridurre del 50% gli incidenti lungo le nostre strade entro il 2030».

Lo ha detto Matteo Castiglioni, Direttore operation e coordinamento territoriale di Anas alla presentazione della Ricerca Osservatorio Stili di Guida Utenti, commissionata da Anas e condotta dallo Studio Righetti e Monte Ingegneri e Architetti Associati con il contributo dell'Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. (Il Messaggero)

Su altri media

L'obiettivo è stato quello di indagare le motivazioni percepite come sottostanti i propri comportamenti rischiosi e quelli posti in essere dagli altri utenti della strada. Giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada Sicurezza stradale, Anas: un italiano su tre non usa la cintura Viaggiano senza misure di protezione, come i seggiolini, la metà dei bambini. (Rai News)

«Invece in relazione alla percezione di sicurezza della strada, le dichiarazioni degli intervistati variano a seconda della tipologia di strada. L’uso della cintura. Altro aspetto che allontana gli italiani dalla media europea, è l’utilizzo delle cinture di sicurezza (La Stampa)

Otto italiani su dieci ignorano l’uso delle cinture di sicurezza sui sedili posteriori. Dalla ricerca emergono anche altri comportamenti pericolosi: 5 italiani su 10 non utilizzano i dispositivi di sicurezza per i bambini, in particolare i seggiolini. (La Repubblica)

Presentata oggi nell’ambito del convegno “Sicurezza stradale: obiettivo zero vittime”, in occasione della giornata mondiale in ricordo delle vittime della strada. In questo modo, per l’Italia, diventa difficile raggiungere i vari target fissati in continuazione dall’UE: dimezzare i morti sulle strade (ClubAlfa.it)

Proprio sulla base di quanto emerso dall'indagine, Anas, nell'ambito della campagna di sicurezza stradale “Quando guidi, guida e basta”, orienterà il messaggio all'utilizzo delle cinture di sicurezza Infine la promozione e diffusione di una cultura della sicurezza stradale, muovendo dal dato che oltre il 93% degli incidenti deriva dal comportamento del guidatore», prosegue l’Anas. (Il Sole 24 ORE)

Di fronte al telefono al volante donne e uomini hanno comportamenti molto simili: lo usa 12,7% degli uomini e l’11,6% delle donne. Un comportamento rilevato mediamente nel 49,4% dei veicoli monitorati, più diffuso nei veicoli condotti da donne (53%) che da uomini (45%). (La Gazzetta dello Sport)