Superbonus 110, quali sono le quattro banche che accettano ancora la cessione del credito

Sky Tg24 ECONOMIA

Si tratta di Bper, Banco Desio, Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena, come rivelato da Il Sole 24 Ore.

Dal Fisco arriva una circolare con cui si precisa come anche le banche possano essere ritenute responsabili di frodi qualora non abbiano utilizzato la diligenza professionale richiesta nel verificare l'attendibilità dei soggetti che cedono il credito e dei loro documenti

I servizi sono però più costosi rispetto a prima. (Sky Tg24 )

Su altri media

A cura di Annalisa Girardi. Il governo sarebbe contrario a prorogare i termini per il Superbonus al 110%. Nel frattempo l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 23 giugno una maxi circolare contenente diversi chiarimenti sul Superbonus. (Fanpage.it)

Autore: Redazione. Sono rimaste pochissime le banche che ancora concedono la cessione del credito per il superbonus. (idealista.it/news)

– Confartigianato continua la battaglia in Parlamento per sbloccare la cessione dei crediti. Il Parlamento raccoglie l’allarme e le preoccupazioni espressi da Confartigianato su superbonus e bonus edilizia e sulla situazione di migliaia di imprese che rischiano di fallire a causa del blocco del sistema della cessione dei crediti. (Confartigianato)

Ad esempio, dal 2022 il Superbonus (che è ancora al 110%) si può scaricare in 4 rate annuali di pari importo (fino al 2021 si doveva spalmare in 5 anni), mentre trasferendo il credito l’intera agevolazione spettante si ottiene subito Come sono cambiate le regole per fruire dell’agevolazione; cosa può fare chi non ha ancora avviato la pratica e non ha iniziato i lavori. (La Legge per Tutti)

essione del credito, la risoluzione. Superbonus, Girotto: a rischio 150mila posti di lavoro. Il Superbonus è in affanno. Ilprevede infatti che le banche possanoche abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca cedente o con la banca capogruppo. (Edilportale.com)

Il processo del Superbonus aveva subito un rallentamento già nei mesi scorsi, in seguito ai controlli relativi ai casi sospetti di frode che nel frattempo hanno lasciato centinaia di aziende senza retribuzione. (L'INDIPENDENTE)