Super bonus 110 prorogato? Probabilmente no

ZON ECONOMIA

Le domande inoltrate all’Agenzia delle Entrate superano l’importo, tali da arrivare a 33,7 miliardi di €.

Ma le domande inoltrate per prenotare il Superbonus sono già superiori al budget stanziato.

Fanno discutere in questi giorni le considerazioni espresse sul Super Bonus 110.

C’è chi pensa che per il rifinanziamento del bonus sia necessario uno scostamento di bilancio o un possibile aumento delle tasse. (ZON)

Su altre testate

"Alla Camera il M5S ha presentato diversi emendamenti in grado di recuperare una vera cedibilità dei crediti d'imposta, in un ecosistema molto più controllato e a prova di truffa. (Adnkronos)

Nel frattempo l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il 23 giugno una maxi circolare contenente diversi chiarimenti sul Superbonus. A cura di Annalisa Girardi. Il governo sarebbe contrario a prorogare i termini per il Superbonus al 110%. (Fanpage.it)

Il confronto sui vari temi con il governo è stato aggiornato a lunedì Come priorità sono stati indicati lo sblocco dei plafond delle banche e l’ipotesi di concedere la cessione del credito alle partecipate pubbliche. (Il Fatto Quotidiano)

L’elenco delle 4 banche che ancora accettano le cessioni del credito d’imposta viene riportato dal Sole 24 ore e sono al momento: BPER, Banco Desio, Poste Italiane e Monte dei Paschi di Siena. Nel frattempo il fatto che non ci siano più soldi nel fondo statale ha portato la maggior parte delle banche italiane a non accettare più la cessione del credito d’imposta. (Proiezioni di Borsa)

Ad esempio, dal 2022 il Superbonus (che è ancora al 110%) si può scaricare in 4 rate annuali di pari importo (fino al 2021 si doveva spalmare in 5 anni), mentre trasferendo il credito l’intera agevolazione spettante si ottiene subito Esaminiamo i principali nodi del Superbonus e le ultime modifiche che sono andate a regime, per capire se chi non ha ancora sfruttato l’agevolazione con le vecchie condizioni è ancora in tempo e cosa può fare per ottenerla. (La Legge per Tutti)

I servizi sono però più costosi rispetto a prima. Dal Fisco arriva una circolare con cui si precisa come anche le banche possano essere ritenute responsabili di frodi qualora non abbiano utilizzato la diligenza professionale richiesta nel verificare l'attendibilità dei soggetti che cedono il credito e dei loro documenti (Sky Tg24 )