Sanatoria irregolarità formali 2023: le istruzioni dell’Agenzia delle entrate

Lavoro e Diritti ECONOMIA

Con il provvedimento del 20 gennaio 2023 e la successiva circolare n° 2/2023, l’Agenzia delle entrate ha dato il via alla regolarizzazione delle violazioni di natura formale: la sanatoria inserita nella Legge n° 197/2022, Legge di bilancio 2023 che fa parte dell’ampio intervento di tregua o pace fiscale ascrivibile alla stessa manovra. In particolare l’Agenzia ha chiarito meglio: l’ambito oggettivo e soggettivo della sanatoria nonché le modalità attraverso le quali è possibile sfruttare la chance offerta dalla Legge di bilancio sulla scia di altri provvedimenti già adottati negli anni precedenti. (Lavoro e Diritti)

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La procedura agevolativa richiede il versamento integrale della sola imposta, senza sanzioni e interessi, e si perfeziona pagando l’intero importo in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2023 ovvero in un massimo di venti rate trimestrali di pari ammontare, con la prima da corrispondere entro quello stesso termine. (FiscoOggi)

Per i contribuenti che hanno preferito attendere il Provvedimento attuativo previsto dall’articolo 1, comma 184, della Legge n. 197 del 2022, infatti, la definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento resterà solo un miraggio. (Fiscal Focus)

La L. 197/2022 ha introdotto varie definizioni delle pendenze tributarie, tra cui rientrano la definizione degli avvisi bonari (art. 1 commi 153 e ss. della L. 197/2022) e il ravvedimento operoso speciale (art. (Eutekne.info)

La stessa legge, inoltre, prevede la possibilità di definizione delle controversie pendenti (fino al secondo grado) avvalendosi di una forma speciale di conciliazione giudiziale, che comporta la riduzione delle sanzioni a 1/18 del minimo previsto dalla legge, oltre a interessi e eventuali accessori. (Ipsoa)

A differenza della definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione, ove il calcolo delle somme dovute viene effettuato dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e comunicato al contribuente entro il 30 giugno 2023, nel caso della definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti l’onere di determinare gli importi dovuti è a esclusivo carico del contribuente. (Fiscal Focus)

Con la risoluzione n. 6 dell’Agenzia delle Entrate pubblicata ieri, sono stati istituiti i codici tributo da inserire nel modello F24 per la definizione delle liti pendenti, disciplinata dall’art. 1 commi 186 ss. (Eutekne.info)