Ferrara, bimbo di un anno trovato morto in casa. Madre con tagli alle braccia

La Repubblica INTERNO

Questa mattina, dopo la tragedia, la donna ha chiamato sia lui sia la madre, cioè la nonna dei bambini

Al loro arrivo, i militari hanno trovato la mamma sotto shock e con tagli alle braccia: aveva tentato il sucidio.

E' stata la donna, di 29 anni, a chiamare alle 6 i carabinieri per dare l'allarme: "Aiuto, mio figlio è morto".

Il compagno era andato via di casa da circa un mese per via di grossi problemi all'interno della coppia. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Il progetto di rilancio della struttura denominata “Ex Tabaccaia”, in origine una casa colonica poi trasformata in un deposito ed essiccatoio del tabacco, è stato iscritto l’altra sera all’ordine del giorno del consiglio comunale. (Estense.com)

Inoltre, per rispondere a bisogni specifici o emergenti del singolo paziente, a ogni reparto è stata data la raccomandazione di provvedere autonomamente alla valutazione ed autorizzazione di ulteriori categorie di visitatori-caregiver cui consentire l’ingresso. (La Nuova Ferrara)

Dopo i provvedimenti del mese di marzo per il mancato rispetto delle misure anti-Covid, ora arriva dal questore di Ferrara una sospensione di cinque giorni ai sensi del Tulps (il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) per motivi legati, dunque, all’ordine e alla sicurezza pubblica. (Estense.com)

Con la madre, insaguinata, che gli ha urlato: "Mio figlio è morto, l’ho ucciso" per poi, più tardi, dichiarare l’esatto contrario: "Non l’ho ucciso io". Così come gli esami tossicologici che saranno probabilmente disposti sulla madre e sul piccolo. (il Resto del Carlino)

Se il reato penale da perseguire fosse quello di “abbandono” e “mancati interventi”, lei sarebbe la vittima e forse si indagherebbe. Per come gestire quella assistenza di una donna, (nel 2019), madre di due bambini e incinta di un terzo (quello morto) con tanti, troppi problemi. (La Nuova Ferrara)

“Successivamente, dal 2019, le problematiche familiari hanno portato al coinvolgimento dell’autorità giudiziaria minorile – riporta la nota -. In relazione ai miglioramenti evidenziatisi negli anni e alla collaborazione della madre – conclude Pellicioni – non sono emersi segnali di grave pregiudizio” (Estense.com)