Aggressore Soverato, Salvini: “E’ un delinquente”

CatanzaroInforma INTERNO

“Poi ci sono centinaia di italiani che ogni giorno vengono aggrediti da bianchi, neri, gialli, verdi, fucsia…sono tutti crimini”

Punto.” E’ il commento di Matteo Salvini, leader della Lega, a Catanzaro per incontrare gli amministratori del partito nei vari organi democratici, in merito all’aggressione della ragazza nigeriana a Soverato.

“Se uno aggredisce un’altra persona perché questa dev’essere pagata è un delinquente. (CatanzaroInforma)

La notizia riportata su altri media

Nel pomeriggio di ieri, per quattro ore la ragazza ha raccontato tutto nei minimi dettagli ai carabinieri di Soverato di fronte ai quali ha formalizzato la denuncia. La colpa, spiega la giovane ai microfoni di Repubblica, “aver rivendicato il pagamento delle reali ore lavorate – dieci al giorno, a volte anche di più – e non quelle fittiziamente indicate sul contratto. (StrettoWeb)

Episodi del genere non dovrebbero succedere e il buon senso e, soprattutto, il rispetto della persona dovrebbe andare al di là dei soldi e di ogni altra cosa. 24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Noi dovevamo essere qui perché intanto quel video non racconta una storia episodica, ma racconta la storia di tanti lavoratrici e tanti lavoratori del settore del turismo che non si vedono riconosciuti i loro diritti. (Corriere della Calabria)

Seguono alcune altre fasi concitate e grida di terrore da parte della donna prima che la diretta sia interrotta. Intanto, però, il video dell'aggressione postato in diretta su una pagina dedicata di un social network è diventato virale. (ilGiornale.it)

Un episodio gravissimo che ha portato la giovane a sporgere denuncia alla locale compagnia dei carabinieri. 24 anni, il volto provato dopo l'episodio di violenza inaudita che l'ha vista, suo malgrado, protagonista stamattina. (Gazzetta del Sud - Edizione Catanzaro, Crotone, Vibo)

Schiaffi, pugni, spintoni, minacce: questa è la “paga” che ha ricevuto la lavoratrice da questo infame che si definisce un imprenditore. In Calabria a questa gentaglia tutto è permesso perché da noi la Legge non esiste, o meglio la legge protegge questi infami, e umilia chi non può difendersi (Iacchite)