Iran, la polizia spara contro i manifestanti: «Almeno 31 civili uccisi». Bloccato Whatsapp e Instagram

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In Iran le autorità hanno bloccato l’accesso a Instagram e Whatsapp. Una decisione che è stata presa in risposta alle proteste di massa per la morte di Mahsa Amini, la 22enne deceduta mentre era sotto custodia della polizia morale per non aver indossato correttamente lo hijab. La morte di Amini ha suscitato grande indignazione in tutto il mondo e ha portato a manifestazioni spontanee anche in Italia (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Proprio per frenare l’ondata di manifestazioni, come annunciato nei giorni scorsi, è stato deciso il blocco dell’accesso a Instagram e WhatsApp. La tv di Stato parla di 17 vittime, per le ong sono addirittura 31. (Il Fatto Quotidiano)

La polizia morale iraniana (Gasht-e Ershad, in persiano), tornata sotto i riflettori internazionali a seguito della morte della giovane Mahsa Amini - deceduta lo scorso 16 settembre a Teheran mentre era detenuta dall'apparato disciplinare iraniano per non avere indossato correttamente il velo islamico - è finita nel mirino di Washington. (Today.it)

Dilagano le manifestazioni di rabbia dopo la morte della 22enne uccisa per aver indossato male il velo (Corriere TV)

Il popolo iraniano è sceso in piazza per ottenere i propri diritti e il governo sta rispondendo alla protesta pacifica con i proiettili, ha dichiarato il direttore di Ihr, Mahmood Amiry-Moghaddam, in una nota in cui si rende noto il bilancio dopo sei giorni di proteste. (Adnkronos)

Chiediamo due cose importanti. La prima è che i politici italiani, tutti, prendano una posizione seria e convincente contro gli atti criminali che vengono portati avanti dal regime e condannino quanto sta accadendo in Iran, afferma Djafarizad, che chiede anche al governo di convocare l'ambasciare iraniano. (Adnkronos)

La denuncia del blocco della rete internet mobile arriva da Netblock, tra i più autorevoli osservatori della rete interne mondiale capace di individuare blocchi e problemi ai network in tempo reale. (la Repubblica)