“E’ Nazicovid, hanno mandato al macero le nostre aziende”. Il j’accuse di Patrizia Di Dio

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Servono interventi prima che sia troppo tardi. Così gridò Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale: “Hanno mandato al macero le nostre aziende, per me questo è Nazismo, anzi Nazicovid”.

Di Dio: “dalla Regione Siciliana soltanto mancette e nessun intervento strutturale”. Non si tratta soltanto di aziende chiuse e nuova disoccupazione.

Per la presidente di Confcommercio Palermo, il settore del commercio in Sicilia si trova a un passo da una catastrofe annunciata. (BlogSicilia.it)

La notizia riportata su altre testate

Confcommercio: situazione è drammatica. Questo il quadro che emerge dal rapporto dell'Ufficio studi Confcommercio "La prima grande crisi del terziario di mercato". (Tiscali Notizie)

economia. di Redazione Online/Carla Rumor. Lo tsunami Covid si è abbattuto anche sul terziario. Sull'occupazione, i servizi di mercato registrano la perdita di 1,5 milioni di unità, un altro triste dato che emerge sempre dal rapporto della Confederazione Generale Italiana delle Imprese: "La prima grande crisi del terziario di mercato". (TG La7)

Il coronavirus ha colpito in modo trasversale l’intera società, sconvolgendo la vita quotidiana e colpendo in modo più o meno pesante tutti i settori produttivi ma in particolare quello che fino al febbraio del 2020 era diventato il fiore all’occhiello della nostra economia e che offriva il contributo più “pesante” al Pil e all’occupazione con migliaia di nuovi posti di lavoro creati tra il 1995 e il 2019: il terziario di mercato. (Radio RTM Modica)

Qui ci sono operatori economici che non sanno più come fare per andare avanti, per mantenere le proprie famiglie. "No, non ci stiamo a questo gioco al massacro – continua il presidente Agen – è una situazione davvero kafkiana. (PalermoToday)

L’unico modo per andare avanti è quello di potere contare su un minimo di prospettiva. E lo faremo nell’unico modo possibile, in modo dignitoso ma evidenziando tutta la nostra preoccupazione e il nostro malumore”. (Radio RTM Modica)

Qualora fosse possibile, proprio in considerazione delle ingenti perdite economiche delle imprese del settore, si chiede la possibilità della concessione totalmente gratuita del suolo pubblico all’aperto. (BlogSicilia.it)