Dopo Brexit, la Scozia apre alla «via catalana»

Corriere della Sera ESTERI

E anche alle ultime elezioni, fa notare, «i partiti che si oppongono alla Brexit hanno ottenuto i tre quarti dei voti».

Su cosa accadrà dopo non ha dubbi: «L'atteggiamentro degli europei nei nostri confronti è cambiato dopo la Brexit» e la Sturgeon discerne un «tacito sostegno verso l’indipendenza scozzese».

Una prospettiva che aprirebbe una crisi costituzionale in Gran Bretagna e rischierebbe di trascinare la Scozia verso una deriva «catalana». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

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Johnson ha incaricato il suo staff di avviare una valutazione preliminare della cosa, ha riferito Downing Street. Gli specialisti da tempo s'interrogano sugli ostacoli tecnici e i costi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Scozia vuole ritornare nell’Unione Europea come nazione indipendente anche per rispettare il volere del popolo scozzese che nel 2016 votò a favore del Remain. “Vogliamo tornare nel Parlamento europeo come una nazione indipendente – ha detto – . (Kongnews)

editato in: da. (Teleborsa) – La Scozia è pronta a ritornare nell’Unione Europea come nazione indipendente anche per rispettare il volere del popolo scozzese che nel 2016 votò a favore del Remain. “Stiamo lasciando l’UE in un momento in cui non abbiamo mai beneficiato così tanto dell’Unione, in cui non c’è mai stato così tanto bisogno di UE“, ha aggiunto Sturgeon. (QuiFinanza)

Ma la soddisfazione del pubblico nei confronti del Servizio sanitario nazionale è scesa a livelli mai visti dal 2007 ed è stata la causa di molte faide politiche. (Quotidiano Sanità)

Le stime più prudenti si aggirano sui 15 miliardi di sterline (18 miliardi di euro), ma altri conti raggiungono i 20 miliardi di sterline. Il ponte dovrebbe essere lungo 45 chilometri e innalzarsi sopra il tratto di mare dell'Irlanda, profondo anche 300 metri. (Radio Monte Carlo)