Riforma Giustizia, Cartabia: “Preoccupazione su improcedibilità va presa in considerazione”

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Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, invece ha garantito: “Nessuno vuole sacche o soglie di impunità” e spiega che la richiesta del voto di fiducia sulla riforma della giustizia “non è con una minaccia di questo tipo che si fa una riforma così importante.

Durante la conferenza stampa, seguita al Consiglio dei ministri, la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ammette che dopo “il Consiglio dei ministri precedente che ha trovato un punto di condivisione” sulla riforma del processo penale “nel dibattito che ne è seguito, si è aperta qualche preoccupazione espressa da più voci su un punto specifico che mi pare vada preso in considerazione seriamente – ovvero – data la criticità di alcune Corti di Appello di alcune zone d’Italia, evitare che l’impatto di una novità come ‘l’improcedibilità’ non provocasse un’interruzione di procedimenti importanti“. (Il Fatto Quotidiano)

Su altri media

Capisco l’obiezione: c’è una legge dello Stato che stabilisce che il Csm ha questo diritto e questa competenza. Piero Sansonetti Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore (Il Riformista)

Nel secondo caso spetterà al CSM mettere ordine nel sistema di organizzazione, perché nessuno può essere considerato insindacabile. Tempo di lettura 4 Minuti. SIAMO ancora bloccati sulla riforma Cartabia, ma qualche passo avanti sembra delinearsi. (Quotidiano del Sud)

Sul Fatto di domani vi racconteremo le implicazioni di questa mossa e le prossime tappe della riforma. ’ESCAMOTAGE DI CARTABIA PER SFUGGIRE AL CSM. (Il Fatto Quotidiano)

Durante la seduta di ieri sono state comunicate le inammissibilità - una cinquantina - riferite agli emendamenti depositati al testo e ai «sub» presentati alle proposte della ministra Marta Cartabia. Alla Camera, in commissione Giustizia, Forza Italia ha già chiesto un allargamento del perimetro di esame della riforma. (ilGiornale.it)

Alla richiesta di rinvio a giudizio avete allegato un “calendario” con le date di prescrizione per ogni accusa. Secondo la ministra, così si assicura la ragionevole durata del processo. (Il Fatto Quotidiano)

Il problema della durata dei processi è un problema grave in Italia e non solo che nelle condizioni del Pnrr ci è stato chiesto di ridurre del 25% i processi penali, ma per ragioni legate ad esigenze dei cittadini. (Corriere TV)