Una legge per «Bella ciao» inno della Liberazione. Le critiche: «Pd ipocrita»

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È quanto chiede un gruppo di parlamentari, in gran parte del Pd, in una proposta di legge depositata alla Camera.

Una legge per istituire la canzone popolare Bella ciao come inno ufficiale delle cerimonie del 25 Aprile, giorno della Liberazione dal nazifascismo. (Corriere della Sera)

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Chiarissimo, graficamente, il riferimento alla serie tv Netflix di enorme successo “La casa di Carta”. La proposta di legge non è fraintendibile anche se limitata al giorno del 25 Aprile, festa della Liberazione: subito dopo l’Inno di Mameli, intonare anche Bella Ciao, riconoscendone così il “carattere istituzionale”. (ComoZero)

Ora l'idea di Pd, Iv e LeU, presentata in una proposta di legge a prima firma del deputato Dem Gian Mario Fragomeli, perché subito dopo l'Inno di Mameli, il 25 aprile va intonata 'Bella Ciao', canzone dal riconosciuto "carattere istituzionale". (Studio Cataldi)

Giorgio Bocca aveva giustamente dichiarato: «Nei venti mesi della guerra partigiana non ho mai sentito cantare Bella ciao, è stata un'invenzione del Festival di Spoleto» ben dopo la guerra. Lo scorso anno ci avevano provato Piero Fassino e altri del Pd ad imporre Bella ciao nelle scuole. (ilGiornale.it)

La canzone 'Bella ciao' è eseguita, dopo l'inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La Repubblica riconosce la canzone 'Bella ciao' quale espressione popolare dei valori fondanti della propria nascita e del proprio sviluppo. (Tiscali.it)

“Fosse per me Bella Ciao sostituirebbe addirittura l’Inno di Mameli, intanto perché più bella; inoltre perché è veramente una canzone della Repubblica italiana nata dalla resistenza anti fascista; infine perché è un inno alla libertà, adottato in tutto il mondo e cantato in più lingue”. (Cremonaoggi)

La storia di "Bella Ciao". Questo canto popolare è da sempre considerato simbolo della Resistenza e della festa della Liberazione del 25 aprile. Un canto dal significato storico che è stato condiviso nel tempo, ma che non compare nei documenti ufficiali. (Sky Tg24 )