Caso Eni-Nigeria, secondo i pm Armanna «inquinava le indagini». In una telefonata la richiesta di 50 mila dollari

Open INTERNO

Emergono nuovi dettagli sul caso Eni-Nigeria.

Il pm, interrogato dalla procura bresciana lo scorso maggio, ha confermato che, secondo lui, sentire l’ex dirigente sarebbe stato controproducente per il caso Eni-Nigeria.

Nello specifico, i due giudici titolari del fascicolo Eni-Nigeria, indagati per rifiuto di atti d’ufficio, avevano contestato la «legittimità procedurale» nelle acquisizioni delle chat dell’ex dirigente Eni da parte del pm Storari

Il procuratore aggiunto Fabio De Pasquale e il pm Sergio Spadaro sono accusati di rifiuto di atti d’ufficio per non aver depositato materiale probatorio nel processo. (Open)

Su altre fonti

La procura di Brescia è l'ufficio delegato a indagare sui magistrati del distretto di Corte d'Appello di Milano. All'origine dell'indagine, avviata due settimane fa, c'è la gestione da parte dei due magistrati di alcune informazioni sull'ex manager Eni Vincenzo Armanna a loro arrivate da una indagine parallela condotta da altri colleghi, spiegano due fonti. (Yahoo Finanza)

cronaca. di Carmelo Schininà. Il nuovo fascicolo aperto a Brescia sui magistrati milanesi De Pasquale e Spadaro, indagati per rifiuto di atti d'ufficio, avrà il compito di esaminare alcune presunte prove che la pubblica accusa del processo EniNigeria non avrebbe fornito in fase dibattimentale. (TG La7)

La segnalazione del procedimento a carico dei due pm è arrivata al pg della Cassazione Salvi, al Csm e al Ministero della Giustizia L’iscrizione risalirebbe a una decina di giorni fa dopo l’interrogatorio del pm Paolo Storari, pure lui indagato a Brescia per il caso dei verbali dell’avvocato Amara e i contrasti con i vertici del suo ufficio. (L'agone)

Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (Notizie - MSN Italia)

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati Il decreto riguarda in particolare il materiale raccolto dal pm sempre di Milano Paolo Storari e che avrebbe dimostrato la falsità delle prove portate dall'ex manager di Eni Vincenzo Armanna. (RagusaNews)

Materiale a loro inviato ma che i due pm non avrebbero messo a disposizione delle difese e del Tribunale nel processo sul blocco Opl245 che ha visto assolti tutti gli imputati (la voce d'italia)