Zitromax, attenzione ai possibili effetti collaterali: i dettagli

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Ci sono poi gli effetti collaterali più comuni e meno gravi dopo l’assunzione del farmaco e cioè diarrea; mal di testa; vomito; dolore addominale e nausea

Il medicinale contiene il principio attivo azitromicina, un antibiotico azalide che appartiene al gruppo di antibiotici chiamati “macrolidi”.

Vediamo però quali sono tutti i suoi effetti collaterali, molti anche gravi. Lo Zitromax è sicuramente tra gli antibiotici più usati dagli italiani, salito alle cronache nei giorni scorsi poiché usato erroneamente nel contrasto al Covid-19. (Consumatore.com)

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L’Aifa ha ribadito che «l’azitromicina, e nessun antibiotico in generale, è approvato, né tantomeno raccomandato, per il trattamento del Covid, scoraggiandone fortemente l’uso». Ma alla corsa all’antibiotico, ecco arrivare l’alt degli esperti che esprimono la loro perplessità circa il suo utilizzo per la cura al Coronavirus. (Milanoevents.it)

Si tratta dello Zitromax, diffusissimo nelle cosiddette cure “fai da te”. Dopo i tamponi autoprescritti e autousati, ecco il fai da te con gli antibiotici” (Grande Napoli)

In alcune città come Roma, l’assenza riguarda anche i farmaci equivalenti a base di azitrocimina. Un’improvvisa richiesta che ha svuotato i cassetti delle farmacie che a partire dallo scorso weekend, ne hanno registrato la carenza. (Socialfarma - il portale web della farmacia)

La velina passata alla stampa infatti parla esplicitamente di un farmaco che viene utilizzato nella cura del Covid. Quindi, l'annuncio mediatico ha avuto di fatto l'effetto di essere un eccezionale spot pubblicitario per lo Zitromax, farmaco prodotto dalla Pfizer. (La Nuova Bussola Quotidiana)

«Il fatto che scarseggi un farmaco che non rientra nelle linee guida per la terapia di Covid spiega bene la nostra situazione» dice Roberto Burioni. a giorni l’antibiotico Zitromax, indicato per il trattamento delle infezioni acute delle vie respiratorie causate da batteri, venduto sia in compresse sia come sciroppo, è diventato introvabile nelle farmacie italiane. (Tp24)

I senatori del gruppo misto chiedono poi se il ministro “intenda vigilare affinché non vi sia nessun esborso aggiuntivo per studi clinici, né per l’autorizzazione all’immissione in commercio, in caso di farmaci ora irreperibili, ma che potrebbero ricomparire sul mercato dopo una rinegoziazione di prezzo e- più in generale- se il Governo ritenga di dover promuovere in ambito europeo nuove norme finalizzate a un commercio più equo e oculato dei farmaci, per evitare carenze di medicinali nei Paesi dove sono venduti a un prezzo più basso, ma anche per stroncare la circolazione di medicinali falsificati, dannosi per la salute dei cittadini”. (La Rampa)