Sesso e soldi in cambio di favori: magistrato arrestato a Catanzaro

La Stampa INTERNO

Tra i destinatari della misura cautelare in carcere Marco Petrini, magistrato in servizio alla Corte di Appello di Catanzaro, e un avvocato del foro di Catanzaro, mentre a un collega del foro di Locri è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.

Prestazioni sessuali, soldi in contanti, preziosi, promessi e consegnati a più riprese dagli indagati accusati di corruzione a un magistrato in servizio presso la Corte di Appello di Catanzaro. (La Stampa)

La notizia riportata su altri giornali

Soldi e sesso in cambio di favori: è questo che ha messo messo nei guai Magistrato. Cosa è successo. La Guardia di Finanza ha tratto agli arresti questa mattina, in coordinamento con la DDA di Salerno, un magistrato della Corte d’Appello di Catanzaro nonché due avvocati. (Italia Sera)

Secondo quanto emerso dalle indagini, al magistrato - presidente di sezione della Corte d'Appello di Catanzaro nonché presidente della Commissione provinciale tributaria del capoluogo - venivano elargiti soldi contanti, preziosi, ma anche prestazioni sessuali in cambio del suo intervento "per ottenere, in processi penali, civili e in cause tributarie sentenze o comunque provvedimenti favorevoli a terze persone concorrenti nel reato corruttivo". (Blogosfere)

Sono in corso perquisizioni a Catanzaro e acquisizione di atti presso la Corte d’Appello della città calabrese. Tra gli arrestati anche due avvocati: uno del foro di Catanzaro e un avvocato di Locri. (CORRIERE DEL GIORNO)

Marco Petrini è stato tratto in arresto per corruzione in atti giudiziari, nell’inchiesta sono coinvolti anche due avvocati. EVENTI IN EVIDENZA. CATANZARO. In totale sono 8 i destinatari dei provvedimenti: sette in custodia cautelare in carcere e uno ai domiciliari. (V-news.it)

Insieme a Petrini sono stati arrestati l’avvocato Maria Tassone del foro di Locri, di Davoli e Francesco Saraco di Badolato del foro di Catanzaro. In carcere anche un avvocato di Catanzaro e ai domiciliari un avvocato di Locri. (http://www.calabriaeconomia.it/)

I due sono coinvolti nel capo d’accusa – ovvero per il tentativo di corruzione di un altro giudice della Corte d’Appello di Catanzaro – nel quale sono iscritti anche Pino Tursi Prato, Giuseppe Caligiuri, Antonio Saraco e Francesco Saraco. (Cosenzachannel.it)