L’attentato di Via Rasella visto da La Russa: «I partigiani uccisero una banda di semi-pensionati, non di nazisti: sapevano del rischio rappresaglia»

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«Una pagina tutt’altro che nobile della Resistenza: quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati, e non nazisti delle SS». Così il presidente del Senato Ignazio La Russa ha ricostruito l’attacco partigiano di Via Rasella del marzo 1944, che provocò l’efferata reazione dei militari tedeschi con l’eccidio delle Fosse Ardeatine. «In via Rasella li uccisero sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non», ha detto La Russa a Terraverso, il podcast di Libero, in risposta alle critiche mosse alla premier Meloni e alle sue dichiarazioni sui morti delle Fosse Ardeatine, «uccisi perché italiani». (Open)

Ne parlano anche altre fonti

Le parole di La Russa su via Rasella "sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza". (Reggio TV)

«Parole semplicemente indegne», così l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) commenta le ultime dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa sull’attentato di via Rasella. «Per l’alta carica che ricopre rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza», continua l’Anpi. (Open)

Via Rasella è un episodio importantissimo: nell’attacco è stato attaccato un battaglione composto di persone addestrate a combattere e preparato per colpire partigiani e alleati, un atto di guerra, che rientrava negli atti della Resistenza»: Roberto Cenati, presidente dell’Anpi della provincia di Milano e presidente del Comitato permanente Antifascista, non ha mezzi termini nel condannare le parole del presidente del Senato Ignazio La Russa, che ha detto che i partigiani uccisero un gruppo di musicisti pensionati. (La Stampa)

Confermo, altresì, che a innescare l'odiosa rappresaglia nazista fu l'uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita 'ingloriosa' bensì 'tra le meno gloriose della resistenza'". (Liberoquotidiano.it)

"Via Rasella è stata una pagina tutt'altro che nobile della resistenza, quelli uccisi furono una banda musicale di semi-pensionati e non nazisti delle SS, sapendo benissimo il rischio di rappresaglia su cittadini romani, antifascisti e non", ha detto il presidente del Senato a Terraverso, podcast di Libero, mentre rispondeva a una domanda proprio sulle parole della premier. (Tiscali Notizie)

Schlein a Repubblica: "Le parole di La Russa su via Rasella sono indecenti, inaccettabili per il suo ruolo" di Valeria Forgnone (la Repubblica)