La Russa dice che nell'attentato di via Rasella i partigiani volevano il comunismo e uccisero dei musicisti, non dei nazisti

Fanpage.it INTERNO

Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha dichiarato che nell'attentato di via Rasella a Roma - da cui derivò l'eccidio delle Fosse Ardeatine a opera dei soldati nazisti - i partigiani uccisero solo dei musicisti pensionati pur conoscendo il rischio di rappresaglia. E ha aggiunto che il 25 aprile renderà omaggio ai partigiani, anche se quelli comunisti "non volevano l'Italia libera". (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

«É inaccettabile che la seconda carica dello Stato abbia fatto un discorsi di questo tipo. (La Stampa)

La sinistra insorge per le parole di Ignazio La Russa sull'attentato partigiano di via Rasella, che provocò la rappresaglia dei nazisti e la strage delle Fosse Ardeatine a Roma. Confermo, altresì, che a innescare l'odiosa rappresaglia nazista fu l'uccisione di una banda di altoatesini nazisti e sottolineo che tale azione non è stata da me definita 'ingloriosa' bensì 'tra le meno gloriose della resistenza'". (Liberoquotidiano.it)

Le parole di La Russa su via Rasella "sono semplicemente indegne per l’alta carica che ricopre e rappresentano un ennesimo, gravissimo strappo teso ad assolvere il fascismo e delegittimare la Resistenza". (Reggio TV)

Poche ore fa La Russa aveva raccontato l’attentato a cui i nazisti risposero con l’eccidio delle Fosse Ardeatine come «l’uccisione da parte dei partigiani di una banda musicale di semi-pensionati e non di nazisti delle SS». (Open)

Non si è ancora dimenticata la l'uscita scomposta della premier Giorgia Meloni sull'eccidio delle Fosse Ardeatine - 335 persone "uccise perché italiane" - che ad aggiungere legna su un altro fuoco ci pensa Ignazio La Russa (Tiscali Notizie)

La segretaria del Pd commenta le dichiarazioni del presidente del Senato che ha definito "tutt'altro che nobile" l'episodio della Resistenza (la Repubblica)