Bambina morta a Torino, il patrigno resta in carcere: l'accusa è di omicidio colposo

Sky Tg24 INTERNO

Accolta dunque la richiesta della difesa dopo che ieri l’uomo ha confessato che la piccola è caduta durante un tragico gioco. Resta in carcere A.M., il marocchino di 32 anni fermato dalla polizia a Torino per la morte della bimba di tre anni che giovedì sera è precipitata da un palazzo nel centro di Torino.

Lo ha deciso il gip Agostino Pasquariello, che ha però riformulato l'accusa nei confronti del patrigno: non omicidio volontario con dolo eventuale, come ipotizzato al momento del fermo, ma omicidio colposo

Lo ha deciso il gip, che ha riformulato il capo d’imputazione: in precedenza era di omicidio volontario con dolo eventuale. (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri giornali

«Ero sul ballatoio a giocare con la bimba. Poi Fatima mi è scivolata dalle mani. (La Stampa)

Vorrei parlare con Lucia, sua madre”, ha chiesto Azhar al gip. Mohssine Azhar, prima ancora che il pm elencasse gli indizi contro di lui, ha chiesto al gip di poter rendere spontanee dichiarazioni: "È stata colpa mia", ha dichiarato. (Inews24)

Il pm Valentina Sellaroli ha chiesto la convalida del fermo per omicidio volontario con dolo eventuale e la misura cautelare In ginocchio, accanto alla figlia, c'era anche Lucia, 41 anni, "che ha visto tutto», ha detto al gip il suo compagno. (Gazzetta del Sud)

Le volevo bene e quel gioco le piaceva tanto, adesso non mi do pace, ma non potevo immaginare quello che poi è accaduto. Un gioco finito malissimo, purtroppo:. “L’ho presa in braccio e abbiamo cominciato a giocare. (Notizie.it )

Drammatica udienza di convalida ieri nel carcere delle Vallette dove Mohssine Azhar, accusato dell’omicidio (con dolo eventuale) della piccola Fatima, ha chiesto di rilasciare dichiarazioni spontanee. L’avvocato Alessandro Sena, che assiste il patrigno di Fatima, ha chiesto la scarcerazione dell’uomo e la riqualificazione del reato in omicidio colposo: «Azhar è sconvolto (Cronaca Qui)

TUTTI I DETTAGLI SU CRONACA IN EDICOLA DOMANI. Leggi anche:. «Una lite, poi il tonfo». Oggi, nel carcere torinese delle Vallette per l’udienza di convalida, ha raccontato la sua verità al magistrato: “Stavo giocando con Fatima sul ballatoio. (Cronaca Qui)