Brevetti vaccini, Ue con Biden: «Sono un bene comune». Il no di Merkel: «Un errore»

Il Messaggero ESTERI

Vaccini, la mossa di Biden su sospensione ai brevetti: ok della Ue e di Putin ma case farmaceutiche deluse. Una svolta che ben pochi ritenevano davvero possibile ma che molti auspicavano - eccetto chiaramente le aziende farmaceutiche.

Per la prima volta infatti, i brevetti sui vaccini anti-Sars-Cov-2 potrebbero essere sospesi per favorirne una maggiore produzione e tutelare soprattutto i Paesi che hanno meno risorse economiche per acquistarli. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altri giornali

Il no di Merkel pesa, spacca e induce Draghi, sostenitore convinto dell’asse transatlantico, a usare molta cautela. La politica vera continua a farla Merkel, anche se tra quattro mesi, dopo le elezioni del 26 settembre, non sarà più alla guida della Germania (L'HuffPost)

La svolta di Biden ha stravolto l’agenda del Consiglio europeo, che dovrà affrontare anche l’idea americana di sospendere i brevetti sui vaccini. A stravolgere l’agenda del vertice però è la svolta del presidente Joe Biden: gli Stati Uniti sono favorevoli alla sospensione temporanea dei diritti sui brevetti dei vaccini contro il Coronavirus. (Open)

«Un momento monumentale per la lotta al Covid». APPROFONDIMENTI . (ilmattino.it)

Colpita anche la Bergamasca. Il suo arrivo sull’Italia precederà un intenso peggioramento del tempo causato dall’approfondimento di una saccatura atlantica sull’Europa centro occidentale. (L'Eco di Bergamo)

L’annuncio di Biden di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid spacca la Ue. L’annuncio del presidente Usa di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid per aumentarne la produzione a favore dei Paesi poveri, è stato salutato come una svolta epocale dalla solita Oms. (Il Primato Nazionale)

Per aumentare la produzione, la Wto può permettere a tutte le aziende di fabbricarli previo pagamento di una royalty agli ideatori. Questo – affermano – non farà aumentare la quantità di dosi perché «non ci si improvvisa produttori di vaccini». (Avvenire)