"Altri big con Di Maio". Ora Conte teme nuove fughe. Chi potrebbe lasciare

ilGiornale.it INTERNO

La scissione continua. Conte sa benissimo che se non riuscirà a delineare una strategia politica per il futuro rischia di perdere altri componenti.

Fraccaro però nega all'Adnkronos di voler lasciare il Movimento 5 Stelle.

Quando Conte farà i nomi dei coordinatori, fuori alla nostra porta ci sarà la fila. ", ironizza un parlamentare fedele a Di Maio

C'è un fattore che li accomuna: in passato entrambi sono stati considerati vicinissimi a Di Maio. (ilGiornale.it)

La notizia riportata su altri giornali

Qualcuno si è perso per strada, tra gruppo misto e altri partiti, altri tre sono confluiti in Insieme per il Futuro, il nuovo gruppo creato da Luigi Di Maio, a seguito dell’ormai nota scissione. – Gli effetti della scissione di Luigi Di Maio dal M5S si fanno sentire anche in Abruzzo. (Il Capoluogo)

Considerando che il tempo stringe visto che l’attuale legislatura terminerà a marzo 2023, appare difficile che Luigi Di Maio possa dare vita in questo breve lasso di tempo a un nuovo partito. Luigi Di Maio farà un nuovo partito? (Money.it)

Adesso il problema sono “le quinte colonne”. Nel partito di Giuseppe Conte si accumulano veleni e sospetti, nessuno, o quasi, ne è immune. (L'HuffPost)

Non lo sono affatto, e siamo pur sempre di fronte a un meccanismo patologico che nessuno finora è riuscito a impedire. In ogni caso, contabilmente parlando, siamo ancora lontani dalla precedente legislatura che, dati Openpolis alla mano, si era chiusa con ben 569 cambi di casacca (contro i 394 contando il gruppo Di Maio). (Il Fatto Quotidiano)

Oggi il primo partito rappresentato alla Camera è la Lega di Matteo Salvini con 132 Deputati, mentre il Movimento 5 Stelle passa da 227 deputati eletti nel 2018 a 105 rilevati oggi «Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo», Isabelle Allende. (La Stampa)

Di Maio ha trascinato con sé un po’ di ceto politico, lo ha fatto abilmente perché ha usato il tema discriminante della politica estera e della lealtà atlantica, ma è tutto da dimostrare che i 60 e oltre parlamentari che lo hanno seguito abbiano un peso elettorale e non siano solo alla ricerca di un salvacondotto personale (la Repubblica)