"Non vedrai più quel ragazzo". Ventenne segregata in casa dai familiari e minacciata di morte

ArezzoNotizie INTERNO

La mail con richiesta di aiuto. La "liberazione" della giovane, una ventenne residente nel Valdarno aretino, è avvenuta nei giorni scorsi, durante la settimana pasquale.

Minacciata e segregata in casa dai familiari che ostacolano la sua relazione con un ragazzo di diversa nazionalità e religione.

Le indagini sono state portate avanti dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno, guidata dal capitano David Millul. (ArezzoNotizie)

Ne parlano anche altri giornali

Da quando avevano scoperto il loro rapporto, la ragazza poteva uscire raramente e solo scortata da uno dei famigliari maschi. Le indagini dei carabinieri proseguono per ricostruire le responsabilità dei famigliari (Fanpage.it)

La ragazza viene segregata in casa, per impedirle di vedere il findanzato, le vengono tolti telefono e documenti d'identità e le viene concesso di uscire soltanto per motivi importanti e sempre accompagnata dai fratelli La causa di tutto l'amore per un ragazzo non accettato dai familiari per il diverso credo religioso. (Valdarnopost)

La ragazza al momento è al sicuro ed è stata affidata ad un centro antiviolenza. Nel volgere di poche ore, i carabinieri sono riusciti a identificarla completamente e a riscontrare l'indirizzo dove abitava, appurando anche che le problematiche della famiglia erano, almeno in parte, già seguite anche dai servizi sociali. (Rai News)

Sono in corso ulteriori indagini per approfondire i contorni della vicenda e definire con esattezza le responsabilità dei singoli familiari L’avevano segregata in casa perché non approvavano la sua relazione con un ragazzo di fede diversa. (Valdarno24)

Che sarebbe stata tenuta segregata in casa dalla famiglia per impedirle di frequentare il fidanzato a causa della diversa fede religiosa. Arezzo, manda una mail ai carabinieri e si salva: la famiglia la segregava per non farle vedere il fidanzato (Foto d’archivio Ansa). (Blitz quotidiano)

Inoltre sarà offerto supporto medico-sanitario a bambini e anziani, counselling e supporto psicologico oltre a kit scolastici per i bambini sfollati Preoccupano inoltre la condizione dei circa 96mila rifugiati eritrei ospitati in diversi campi nella regione alcuni dei quali risultano essere gravemente danneggiati. (MI-LORENTEGGIO.COM.)