Quirinale, al via il vertice di Berlusconi con Salvini e Meloni. Il leghista: "Se scenderà in campo voteremo …

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La Repubblica INTERNO

Una riunione convocata per l'ora di pranzo (alle 13.30) in cui il leader di Forza Italia discuterà a tavola con Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Quirinale.

"L'elezione del presidente della Repubblica deve avvenire velocemente - incalza Salvini - perché il Paese non può permettersi settimane di litigi e polemiche".

Poi, sulla candidatura di Berlusconi dice: "In Aula noi leghisti saremo in 210 e se Berlusconi deciderà di scendere in campo, lo voteremo in 210

Al via il vertice convocato da Silvio Berlusconi nella sua residenza romana a Villa Grande, sull'Appia Antica. (La Repubblica)

Su altri media

I Graffi di Francesco Damato. Dalla Villa Grande, con tutte le maiuscole volute dal proprietario, è uscito un piccolo e paradossale compromesso sulla candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale. Finalmente ufficializzata dal centrodestra, come se Matteo Salvini e Giorgia Meloni fossero stanchi di essere sospettati di non volerla, o di non volerla con la necessaria convinzione, essa è stata frenata dallo stesso Berlusconi con una riserva che conferma da sola i perduranti sospetti del Cavaliere. (Policymakermag)

I numeri non ci sono. Al momento però Berlusconi non può farlo perché i numeri non ci sono e per questo un nuovo vertice si terrà tra mercoledì e giovedì prossimo. Anche perché al di là dei «no» scontati di Pd e M5s, il centrodestra non è così compatto come sostiene (Roccarainola.net)

Vale 15 volte la posta invece Pier Ferdinando Casini, mentre sale a 17 la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati Intanto, proprio dopo il vertice, cambiano le quotazioni dei bookmakers e si fa più forte la posizione di Silvio Berlusconi, candidato prescelto dal centrodestra. (Cronaca Qui)

Roma, 15 gen – Come ampiamente previsto, il centrodestra candida Silvio Berlusconi al Quirinale: starà al leader di Forza Italia sciogliere la riserva o, in caso di un passo indietro, indicare un altro candidato. (Il Primato Nazionale)

Il problema rischia però di ripresentarsi ove si dovesse mettere sul tavolo il succitato piano B invece di parlarne senza l’obbligo di fare nomi. Probabilmente la stessa destra non oserebbe insistere per tentare la sorte su un secondo nome dopo la bocciatura del primo (Il Dubbio)

Operazione assai complicata, in verità, che solo una politica impazzita può pretendere di sdoganare al cospetto della pubblica opinione. La figura del nuovo Presidente della Repubblica deve garantire l’autorevolezza, l’equilibrio, il prestigio internazionale di chi ha la responsabilità di rappresentare l’unità della Nazione (Il Domani d'Italia)