Elezioni Quirinale, il Pd non crede all'ipotesi Berlusconi: «Ma se va al Colle, subito alle urne»
«Sono deluso e preoccupato».
Questa la reazione a caldo di Enrico Letta, un istante dopo la candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale.
Ora dobbiamo impedire questo scempio istituzionale», ha detto ai suoi Giuseppe Conte.
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Insomma, i leader del fronte progressista che confidavano nella trattativa condotta in segreto con Matteo Salvini, hanno preso malissimo il proclama di Villa Grande a favore. (ilmattino.it)
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Anche perché al di là dei «no» scontati di Pd e M5s, il centrodestra non è così compatto come sostiene I numeri non ci sono. Al momento però Berlusconi non può farlo perché i numeri non ci sono e per questo un nuovo vertice si terrà tra mercoledì e giovedì prossimo. (Roccarainola.net)
Probabilmente la stessa destra non oserebbe insistere per tentare la sorte su un secondo nome dopo la bocciatura del primo Il problema rischia però di ripresentarsi ove si dovesse mettere sul tavolo il succitato piano B invece di parlarne senza l’obbligo di fare nomi. (Il Dubbio)
Dietro Berlusconi, si gioca a 9 la conferma di Sergio Mattarella, con la ministra della Giustizia Marta Cartabia offerta a 11. Vale 15 volte la posta invece Pier Ferdinando Casini, mentre sale a 17 la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati (Cronaca Qui)
Finalmente ufficializzata dal centrodestra, come se Matteo Salvini e Giorgia Meloni fossero stanchi di essere sospettati di non volerla, o di non volerla con la necessaria convinzione, essa è stata frenata dallo stesso Berlusconi con una riserva che conferma da sola i perduranti sospetti del Cavaliere. (Policymakermag)
Centrodestra candida Berlusconi al Quirinale: starà a lui sciogliere la riserva. A leggere gli scenari in giro sui giornali e a sentire i virgolettati riportati qua e là, senza i numeri necessari – 505 voti dalla quarta votazione – Berlusconi rinuncerà. (Il Primato Nazionale)
Comunicato congiunto del centro-destra. Si sono riuniti oggi a Roma a Villa Grande i leader dei partiti e dei movimenti politici del centro-destra, per esaminare la situazione politica in vista dell’elezione del nuovo Capo dello Stato. (Il Domani d'Italia)
