Seconda dose del vaccino in vacanza, parla Figliuolo VIDEO

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Corriere Romagna INTERNO

Lo dice il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, a margine di un’evento al palazzo della Marina, questa mattina a Roma.

Già in fase di prenotazione, le persone devono poter calibrare la loro prenotazione in modo da non far cadere la seconda dose nel periodo delle vacanze.

A tutto questo seguira un’attivita della struttura commissariale di bilanciamento di dosi dal punto di vista logistico”

“I sistemi informativi- ha aggiunto Figliuolo- saranno allineati in modo che tutto il flusso dei dati avvenga correttamente e ci sia la corretta registrazione. (Corriere Romagna)

Su altri media

Dopo isole minori, comunità montane e classi di età under 50, possiamo dire che la Sicilia ha fatto da apripista «La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessiblie e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. (La Sicilia)

Per non parlare degli stagionali che dovrebbero (a parole) godere del beneficio di essere vaccinati nel luogo ove non risiedono stabilmente ma dove lavorano per un periodo medio-lungo e che, all’atto pratico, contattando i vari cup di diverse città si sentono dire: “non abbiamo avuto disposizioni a riguardo”. (LA NOTIZIA)

Con l'ok del generale Figliuolo si apre ufficialmente il capitolo dei richiami nei luoghi di villeggiatura. Dopo le fughe in avanti delle Regioni che si sono organizzate con accordi bilaterali e il richiamo di Figliuolo, arriva dunque il via libera. (Fanpage.it)

Alcuni governatori spingono per due settimane, altri - e qui risiede la richiesta di Figliuolo di rendere la pratica eccezionale - preferirebbero invece parlare di almeno 21 giorni. Nel tacco dello stivale infatti l'operazione richiamo in vacanza è già scattata e ci sono già stati i primi turisti immunizzati (Il Messaggero)

Intanto i sindacati non sembrano felici all’idea di un ritorno a. scuola con le mascherine. «È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perché non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe (Il Giornale di Vicenza)

"È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perchè non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe. E oggi sono scesi i maggiori sindacati della scuola in piazza: chiedono di rivedere il Dl sostegni anche per assicurare i docenti in classe a settembre, il rischio è di 200 mila cattedre scoperte (Giornale di Sicilia)