Vaccini in vacanza, sì di Figliuolo «Le dosi saranno bilanciate»

Corriere della Sera INTERNO

Non bisogna dimenticare, però, che su salute e confini gli Stati membri hanno competenza esclusiva e non vi hanno rinunciato.

Il Covid pass dell’Ue non va considerato come un documento di viaggio e non costituisce una condizione preliminare per la libera circolazione.

A quel punto il Covid pass dovrà essere riconosciuto da tutti i 27 Paesi Ue.

In questa direzione va anche la decisione del commissario straordinario Francesco Figliuolo, che ha aperto alla possibilità in casi eccezionali di completare la vaccinazione anche in vacanza

Poi l’ultimo passaggio formale: la pubblicazione del regolamento in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal primo luglio. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Insomma, il caos pare essere dietro l’angolo e la maggior rilassatezza derivante dalla fase calante della pandemia e dalla voglia di lasciarci questo incubo alle spalle potrebbe portarci ad essere meno rigorosi nel rush finale della campagna (LA NOTIZIA)

Intanto i sindacati non sembrano felici all’idea di un ritorno a. scuola con le mascherine. E non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. (Il Giornale di Vicenza)

Con l'ok del generale Figliuolo si apre ufficialmente il capitolo dei richiami nei luoghi di villeggiatura. È chiaro che servirà tempo per mettere in pratica quanto proposto al generale nei giorni scorsi, ma non si sa ancora in che modo sarà possibile effettuare una prenotazione fuori Regione. (Fanpage.it)

Proprio su questo accordo si basa la decisione di Figliuolo che, ovviamente, riguarda tutte le Regioni. Alcuni governatori spingono per due settimane, altri - e qui risiede la richiesta di Figliuolo di rendere la pratica eccezionale - preferirebbero invece parlare di almeno 21 giorni. (Il Messaggero)

«La Conferenza delle Regioni mi ha chiesto la possibilità di essere ancor più flessiblie e dare la facoltà di fare anche in casi particolari la seconda dose in vacanza. Dopo isole minori, comunità montane e classi di età under 50, possiamo dire che la Sicilia ha fatto da apripista (La Sicilia)

E oggi sono scesi i maggiori sindacati della scuola in piazza: chiedono di rivedere il Dl sostegni anche per assicurare i docenti in classe a settembre, il rischio è di 200 mila cattedre scoperte "È una notizia non piacevole: molti genitori quest’anno hanno denunciato i dirigenti scolastici perchè non volevano che i figli tenessero questi dispositivi in classe. (Giornale di Sicilia)