Terremoto in Turchia e Siria, 77enne estratta viva dalle macerie dopo 212 ore

Tuscia Web ESTERI

Sono 41mila le vittime del sisma accertate finora Condividi la notizia: Cronaca – Una storia di vita in mezzo alla morte. Una donna di 77 anni è stata infatti estratta viva dalla macerie ad Adıyaman, nel sud est della Turchia, dopo 212 ore dal sisma che ha colpito la Turchia e la Siria. Terremoto in Turchia e Siria A dare la notizia è l’agenzia di stampa statale turca Anadolu. Dopo il salvataggio la donna è stata trasportata in ospedale con l’ambulanza, mentre i parenti per la gioia hanno abbracciato le squadre di ricerca e soccorso. (Tuscia Web)

Su altri media

Lo riportano i media turchi. Mehmet Ali Sakiroglu, uno dei due uomini tratti in salvo aveva portato il figlio in ospedale il giorno prima del terremoto, riferisce Anadolu. (La Sicilia)

All'Adnkronos Salute, Sara Montemerani, medico specializzato in medicina d'urgenza-emergenza, racconta il suo lavoro tra le macerie del terremoto che ha devastato la Turchia e la Siria. Ad Antiochia «la situazione è drammatica, è una città devastata». (Secolo d'Italia)

Una madre e i suoi due bambini sono stati estratti vivi oggi dopo essere rimasti sepolti per 228 ore sotto le macerie di uno degli edifici che è crollato a causa del terremoto ad Antiochia, una delle città del sud est della Turchia più colpite dal sisma. (Gazzetta del Sud)

L'immane tragedia determinata dal terribile terremoto che ha colpito Turchia e Siria, comincia a far registrare le prime vittime anche tra i soccorritori, umani e non. Come accaduto poche ore fa al povero Proteo, il cane soccorritore messicano che è stramazzato dalla fatica. (ilmessaggero.it)

Sei vigili del fuoco spagnoli hanno descritto una situazione di totale devastazione nella città di Adiyaman, in Turchia, dove interi palazzi sarebbero stati abbattuti con le persone ancora al'interno. (Fanpage.it)

Ci sarebbe stato un tentativo di rapimento per Aya, la neonata sfuggita alla devastazione del terremoto in Turchia e Siria. Aya in arabo significa "miracolo": la neonata era stata infatti trovata viva sotto le macerie nel nordovest della Siria ancora attaccata al cordone ombelicale. (Today.it)