Se anche Draghi scarta i migranti

La Stampa INTERNO

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Respingimenti illegali che diventano salvataggi e il riferimento ai corridoi umanitari che diventano l’escamotage per giustificare la politica di esternalizzazione. (La Stampa)

Su altri giornali

Insomma il ritorno dell’Italia in Libia si delinea come una sfida estremamente complessa. Proprio per questo all’Italia di Mario Draghi è stato richiesto di riprendere il suo tradizionale ruolo in una ex-colonia di cui gli americani faticano da sempre a comprendere dinamiche e complessità. (Sputnik Italia)

Il paradosso è che proprio la loro scadente e inconcludente europeizzazione rende più complicato il rimetterli a tema Così, la sicurezza della Libia nel suo complesso e quella delle opportunità per le imprese italiane nella nostra ex colonia si fondono in un discorso complessivo. (Il Messaggero)

Se migranti e rifugiati vengono riportati in Libia - ricorda Medici senza frontiere - si tratta di una condanna alla violenza e alla brutalità nei centri di detenzione. A fronte dei rari «corridoi umanitari», molti osservatori invocano un deciso cambio di rotta, specie nella gestione dei centri di detenzione (Avvenire)

Ma qualcuno, a sinistra e non solo, che non vuole continuare a ignorare l’orrore dei centri di detenzione c’è. “Draghi esprime soddisfazione per il lavoro della Libia sui salvataggi? (LA NOTIZIA)

Primo viaggio del premier Draghi in Libia. È durato poche ore il primo viaggio all’estero di Mario Draghi da presidente del consiglio. domiciliare (-14.949). (Radio Popolare)

Le polemiche non hanno tardato ad arrivare, con l'armata Brancaleone al completo indignata per la posizione del premier. Che la sinistra avesse una posizione pro accoglienza era ormai chiaro a tutti, ma che arrivasse addirittura a strigliare il premier in pochi se lo aspettavano. (ilGiornale.it)