La Scala si schiera contro la guerra "insensata". E Sala esclude che Gergiev dirigerà

Sala, insieme al sovrintendente del Piermarini, Meyer, avevano chiesto a Gergiev di condannare in modo deciso l’invasione, pena la possibilità di esibirsi in teatro, dopo la prima dell’opera che si è tenuta il 23 febbraio, giorno prima dello scoppio del conflitto.

Vedo che altre persone nel mondo artistico, tipo la Netrebko, si sono espresse in questo modo, e anche molti nel mondo dello sport”.

Quello che so, ho chiesto un attimo fa al sovrintendente, è che Gergiev è ripartito, non ha risposto - spiega Sala - vedremo quello che succederà il 5 marzo quando si dovrebbe tenere il concerto, ma a questo punto non credo che ci sarà” il maestro vicino a Putin

“Io - precisa - non ho chiesto alcuna abiura ma una presa di distanza dalla guerra, che è una cosa un po’ diversa. (AGI - Agenzia Italia)

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Per l’appuntamento del 7 con la Filarmonica, sarà invece il direttore musicale Riccardo Chailly a salire sul podio. Da Gergiev – che nel 2014 firmò una lettera di sostegno all’invasione della Crimea – non è mai arrivata una risposta, e quasi certamente non arriverà. (IL GIORNO)

Lo ha comunicato il sindaco della città tedesca, Dieter Reiter, che aveva dato tempo fino a ieri al maestro russo filo- Putin per «prendere le distanze in modo chiaro e inequivocabile dalla brutale guerra di aggressione» che «Putin ha scatenato contro l'Ucraina e ora in particolare contro la città di Kiev gemellata con Monaco» (La Stampa)

Anche se il sindaco sostiene di non aver «chiesto nessuna abiura, ho chiesto una presa di distanza dalla guerra. Furwängler, racconta Sgarbi, «è venuto alla Scala nel 1953 per dirigere un’opera di Wagner» nonostante avesse operato nella Germania nazista (Il Primato Nazionale)

Un caso, quello della soprano russa, destinato a far discutere, proprio come è accaduto con Valery Gergiev Ma la stessa Netrebko, con una storia su Instagram, ha parlato di fake news: “Non è vero! (DireDonna)

Non ha dato alcuna risposta al sindaco di Milano Beppe Sala, che gli aveva chiesto una chiara dichiarazione di distanza dalla guerra. Però ha scritto sui social una frase che in molti hanno voluto leggere come un indiretto assist per Gergiev: “Costringere a denunciare la propria terra d’origine non è giusto”. (Il Fatto Quotidiano)

Il direttore d'orchestra Valery Gergiev non sarà alla Scala il 5 marzo, lo rende noto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine dell'inaugurazione dell'anno accademico dello Iulm. (Corriere TV)