Accordo al G7 sulla tassa globale per le multinazionali

Milano Finanza INTERNO

"Le possibilità di un accordo globale sono notevolmente aumentate.

La Commissione contribuirà attivamente a queste discussioni multilaterali in corso per garantire il raggiungimento di un accordo ambizioso a luglio", conclude.

"Oggi a Londra abbiamo compiuto un grande passo verso un accordo globale senza precedenti sulla riforma della tassazione delle imprese.

Anche la Germania è sulla stessa lunghezza d'onda, ha precisato il ministro, come dimostra il suo contributo al Next generation Eu, al di là del fatto che "una volta volta superata la recessione, i deficit andranno poi gradualmente ridotti", secondo programmi che sono anche del governo italiano

Al G7 è stato raggiunto un accordo "sul principio di una aliquota globale minima del 15% per la tassazione delle grandi imprese, applicata Paese per Paese", ha scritto su Twitter il Tesoro britannico, parlando "una stretta sull'elusione fiscale" che farà pagare "la giusta quota" alle multinazionali di Big Tech. (Milano Finanza)

La notizia riportata su altre testate

Così i ministri dell’economia e finanze presenti al G7 hanno salutato l’accordo raggiunto al vertice di Londra per una riforma della tassazione globale delle aziende, compresi i colossi del web come Amazon e Microsoft, e altre grandi multinazionali. (La Stampa)

"Assicurerà equità per i lavoratori negli Stati Uniti e in tutto il mondo", afferma la Segretaria al Tesoro statunitense Janet Yellen. Previsto anche un meccanismo per imporre alle società Big Tech di pagare dove registra le vendite. (Il Sole 24 ORE)

Dall'altra consentirà di tassare le aziende non solo dove vengono dichiarati i profitti ma in tutti i paesi in cui opera. OXFAM, in particolare, ha rilasciato subito un comunicato in cui traspare il disappunto per l'entità della misura proposta nell'accordo del G7: "è assurdo che il G7 dichiari di star riformando un sistema di tassazione globale che non funziona, istituendo una corporate tax globale minima che è simile a quanto applicato da paradisi fiscali come Irlanda, Svizzera e Singapore. (DDay.it - Digital Day)

Roma, 7 giu. Se la crescita del Pil sarà più ampia, a partità di obiettivo, ci saranno più risorse per tagliare le imposte o per la spesa pubblica, ma questo lo vedremo a settembre”. (LaPresse)

Così il ministro dell’Economia, Daniele Franco, in audizione davanti alla commissione Bilancio della Camera sul dl Sostegni bis Roma, 7 giu. (LaPresse)

"Riteniamo che un processo guidato dall'Ocse per creare una soluzione multilaterale contribuirà a portare stabilità al sistema fiscale internazionale". Lo sottolinea un portavoce di Amazon in una nota all'Adnkronos, spiegando che "l'accordo tra i Paesi del G7 segna un gradito passo in avanti nell'impegno per raggiungere questo obiettivo. (Adnkronos)