Ucraina, il fronte dell’intelligence: il mistero Gerasimov, le epurazioni russe e gli errori delle spie Usa

Corriere della Sera ESTERI

Ora da Kiev sostengono che lo avrebbero sospeso, messo in punizione per non essere riuscito a riorganizzare le operazioni, e citano la sua assenza alla parata per celebrare la vittoria sul nazismo del 9 maggio.

Questo spiegherebbe perché in alcuni casi siano stati scoperti: hanno fatto errori, ma l’importante era ed è conseguire i risultati

di Andrea Marinelli e Guido Olimpio. Da Kiev sostengono che il capo di Stato maggiore russo Valerij Gerasimov sia stato sospeso, mentre il dirigente dell’Fsb Beseda sarebbe tornato in ufficio, ma demansionato. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Nelle prime settimane del conflitto, quando diventò evidente che le truppe russe non riuscivano a conquistare Kiev e che la resistenza era più forte del previsto, il presidente licenziò un paio di capi dell'intelligence, a suo giudizio colpevoli di non averlo bene informato sulla capacità del nemico Decisa personalmente da Vladimir Putin, furioso per come sta andando la guerra. (la Repubblica)

In primo luogo va sottolineato che il generale Gerasimov ricopre il suo attuale incarico dal 2012, dunque da 10 anni Da allora, è servita come base operativa per le forze russe che hanno cercato di spingersi verso sud. (Difesa Online)

Come si legge su Repubblica, poi, tra gli altri nomi figurano anche il vice-ammiraglio Sergej Pinchuk, attualmente sotto inchiesta " e il vicecomandante del generale Kisel, anch'egli coinvolto nella sconfitta di Kharkiv ", affermano gli esperti Ma il risentimento di Putin affonda radici ben più lontane e profonde, come detto, alle prime settimane del conflitto quando la situazione era ancora peggio di quella attuale. (ilGiornale.it)

Le forze russe hanno preso la città il 1° aprile dopo un feroce combattimento durato tre settimane. Alla fine di aprile, l’intelligence ucraina e fonti del Pentagono riferivano della presenza di Gerasimov presso il comando stabilito dai Russi ad Izyum. (Difesa Online)

«La cultura dell'insabbiamento e dell'eliminazione della colpa è probabilmente prevalente nel sistema militare e di sicurezza russo - spiegano britannici -. Alcuni analisti pensano che sia ancora il principale partner di Putin nel processo decisionale, altri che sia un dead man walking. (ilGiornale.it)

Da qui ha iniziato il suo cursus honorum, combattendo nelle due gerre di Cecenia e nella guerra russo-georgiana del 2008. A fare le spese della nuova tornata di purghe dal sapore staliniano sarebbero il generale Sergei Kisel, comandante di reparti corazzati, accusato di aver fallito nella conquista di Kharkiv, e il viceammiraglio Igor Osipov, colpevole dell’affondamento dell’incrociatore Moskva. (L'HuffPost)