Covid, lo studio di AstraZeneca: «Il booster rafforza le difese contro la variante Omicron»

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La casa farmaceutica ha inoltre osservato una maggiore risposta contro la variante Delta in persone a cui era stato precedentemente somministrato AstraZeneca o un vaccino mRNA.

Parallelamente, l’Università di Oxford e AstraZeneca hanno cominciato a lavorare il mese scorso su un vaccino specifico contro la variante Omicron, sebbene Astrazeneca, così come gli altri produttori di vaccini, non abbia ancora ben chiaro se tale aggiornamento sia necessario

«I risultati si aggiungono alle prove a sostegno dell’uso del vaccino AstraZeneca come terza dose di richiamo, indipendentemente dai cicli vaccinali precedenti», ha affermato l’azienda in una nota diffusa oggi. (Open)

La notizia riportata su altri giornali

In attesa di avere più dati sull’efficacia dei vaccini o di poter contare su un prodotto specifico - l’amministratore di Pfizer ha detto che arriverà a marzo - l'Iss continua a sottolineare: “I vaccini restano indispensabili per ridurre il rischio di malattia grave e morte per cui è fondamentale aumentare le coperture vaccinali il più rapidamente possibile sia con il completamento del ciclo primario per chi non l’avesse ancora fatto e che con le dosi di richiamo per chi ha completato il ciclo primario o per chi è guarito da più di quattro mesi” (Sky Tg24 )

(Teleborsa) - Ocugen, startup biotecnologica quotata al Nasdaq, e Bharat Biotech, azienda indiana che opera nel campo delle biotecnologie, hanno annunciato che un'iniezione di richiamo del loro vaccino Covaxin (contro il Covid-19), somministrato sei mesi dopo il ciclo a due dosi, neutralizza entrambe le varianti Omicron e Delta del coronavirus. (ilmessaggero.it)

Ciononostante, lo studio ha concluso che sono necessari da 5 a 31 volte più anticorpi per neutralizzare Omicron rispetto a Delta. I RISULTATI DEL REGNO UNITO. E dalla Gran Bretagna, dove la campagna dei richiami è iniziata lo scorso settembre, arrivano proprio i primi dati sull’efficacia della dose booster (Startmag Web magazine)

«È vero che dai dati disponibili (che riguardano, però, la popolazione adulta) l'efficacia dei vaccini oggi disponibili nel prevenire l'infezione da variante Omicron risulta bassa. I l vaccino per i bambini prevede due dosi ed è pensato per la Delta. (Donna Moderna)

«La seconda strategia per fronteggiare l’infezione da parte della variante Omicron è appunto quella di ridisegnare i vaccini. Guido Grandi è professore ordinario di Microbiologia all’università di Trento. (Corriere della Sera)

"Le cellule del polmone si fondono meno quando c’è Omicron rispetto a quando c’è Delta o il ceppo originario – prosegue l’immunologo – e questo porta a meno infiammazione e a meno danni polmonari "La Omicron è molto meno ‘pericolosa’ della Delta in termini di malattia in quanto tale, ma è molto più infettiva". (il Resto del Carlino)