L’amarezza di Mario Calabresi dopo il no all’estradizione dei terroristi italiani dalla Francia: «Hanno mai pensato ai danni che hanno fatto alle nostre famiglie?»

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La Corte di Cassazione francese ha confermato il no all’estradizione dei 10 terroristi italiani coinvolti nell’operazione “Ombre rosse“. Tra gli ex terroristi a cui la Francia ha negato l’estradizione c’è l’ex militante di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, già condannato in Italia per essere stato tra i mandanti dell’omicidio del commissario Luigi Calabresi. E l’ex direttore di Repubblica, il giornalista Mario Calabresi, figlio del commissario ucciso a Milano il 17 maggio 1972, con alcuni tweet ha commentato la decisione della Corte di Cassazione francese: «Era un’illusione aspettarsi qualcosa di diverso e (parere personale) vedere andare in carcere queste persone dopo decenni non ha per noi più senso». (Open)

La notizia riportata su altri giornali

Le domande di estradizione riguardavano l'ex di Lotta Continua Giorgio Pietrostefani, tra i fondatori dell'organizzazione, ottantenne e da tempo malato, condannato a 22 anni come uno dei mandanti dell'omicidio del commissario Luigi Calabresi; sei ex militanti delle Brigate rosse: Giovanni Alimonti (classe ‘55) che deve ancora scontare 11 anni per banda armata e associazione terroristica, Roberta Cappelli (classe ‘55) che ha una condanna all'ergastolo per associazione con finalità di terrorismo, concorso in rapina aggravata, concorso in omicidio aggravato, attentato all'incolumità, Marina Petrella (classe ’54), che deve scontare l'ergastolo per omicidio, Sergio Tornaghi (classe ’58), condannato all'ergastolo per l’omicidio di Renato Briano, direttore generale della Ercole Marelli, Maurizio Di Marzio (classe ’61), che deve scontare 5 anni per tentato sequestro dell’ex dirigente della Digos di Roma, Nicola Simone, Enzo Calvitti (classe ’55), che deve scontare 18 anni, 7 mesi e 25 giorni e 4 anni di libertà vigilata per i reati di associazione sovversiva, banda armata, associazione con finalità di terrorismo, ricettazione di armi; l'ex militante di Autonomia Operaia Raffaele Ventura (classe ’52), condannato a 20 anni per concorso morale nell'omicidio a Milano del vicebrigadiere Antonio Custra; l'ex militante dei Proletari armati per il comunismo (Pac) Luigi Bergamin (classe ’48), che deve scontare una condanna a 25 anni per associazione sovversiva, banda armata e concorso in omicidio; l'ex membro dei 'Nuclei armati contropotere territoriale' Narciso Manenti (classe ’57), che ha una condanna all'ergastolo per l'omicidio aggravato dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, assassinato a Bergamo il 13 marzo 1979. (Tiscali Notizie)

La Corte di Cassazione francese ha confermato oggi il rifiuto di estradare in Italia dieci ex militanti delle Brigate rosse, che Roma richiede da tempo alla Francia perchè già condannati in patria per "atti terroristici" risalenti agli anni di piombo. (AGI - Agenzia Italia)

È un no definitivo quello che la Corte di Cassazione di Parigi ha opposto alla richiesta di estradizione in Italia di dieci ex militanti dell’estrema sinistra di quarant’anni fa. (Il Manifesto)

La Cassazione francese conferma il no all’estradizione di dieci ex terroristi. La rabbia dei familiari delle vittime: «Disgraziati». Nordio: «Abbiamo fatto tutto il possibile» danilo ceccarelli (La Stampa)

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio (ansa) Il Guardasigilli: "Il mio primo commosso pensiero non può che essere rivolto a tutte le vittime di quella sanguinosa stagione e ai loro familiari" (la Repubblica)

“La Corte - si legge nel dispositivo annunciato oggi a Parigi sull'estremo ricorso contro il rifiuto di estradare i 10 ex Br in Italia – ritiene che i motivi addotti dai giudici (in appello ndr), che discendono dal loro apprezzamento sovrano, sono sufficienti”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)