La spaventata malinconia che affligge il paese

Contropiano INTERNO

Gli abitanti di questo paese non avrebbero doglianze o domande sociali, ma sarebbero solo “malinconici e spaventati” dagli avvenimenti internazionali che possono da un momento all’altro compromettere presente e futuro. Sono poco disposti a farsi influenzare dagli influencer e dall’ostentazione della ricchezza, ma allo stesso tempo indignati dallo sfoggio di denaro e dalle diseguaglianze economiche ostentate nella vita e sui social. (Contropiano)

La notizia riportata su altri giornali

Il Censis descrive un paese che molto rapidamente è transitato dallo spirito guerriero alla fatal quiete. Delusa soprattutto dal fallimento del populismo, che aveva sollevato furiose speranze e si è afflosciato nel nulla. (Il Riformista)

La lettura dello stato sociale del Paese con gli occhiali del Censis è da sempre decisiva per cogliere le tendenze di breve-medio periodo in atto: quella attuale segna una radicale discontinuità rispetto al passato, si potrebbe affermare che siamo alle soglie di una nuova era. (Start Magazine)

Oltre 400mila studenti in meno negli ultimi cinque anni e la prospettiva di arrivare, nel 2042, a 1,7 milioni di alunni in meno che vanno a scuola rispetto al 2022. Negli ultimi cinque anni gli alunni presente nelle nostre aule scolastiche sarebbero passati da 8,6 milioni a 8,2 milioni, che significa 400mila studenti in meno e un trend negativo del -4,7% che è particolarmente evidente nella scuola dell’infanzia, con una percentuale di -11,5% di alunni in cinque anni, e di -8,3% nella scuola primaria. (ilGiornale.it)

Poveri vecchi, verrebbe da dire. In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. (L'Eco di Bergamo)

Nel Paese c’è una spiccata tendenza all’invecchiamento e all’impoverimento. In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. (L'Eco di Bergamo)

Mentre nel decennio 2010-2019 il Fondo sanitario nazionale ha registrato un incremento medio annuo dello 0,8%, passando da 105,6 a 113,8 miliardi di euro, nel 2020 è aumentato a 120,6 miliardi, con un incremento medio annuo dell’1,6% nel periodo 2020-2022 dovuto alle misure per fronteggiare l’emergenza Covid. (il Fatto Nisseno)