L'Italia tra insicurezza e "malinconia", Rapporto Censis sulla situazione del Paese

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I grandi eventi della storia hanno fatto irruzione nelle microstorie delle vite individuali: il 61% degli italiani teme che possa scoppiare il terzo conflitto mondiale, il 59% il ricorso alla bomba atomica, il 58% che l’Italia entri in guerra. Con l’ingresso in una nuova età dei rischi, emerge una rinnovata domanda di prospettive di benessere e si levano autentiche istanze di equità Vatican News La società italiana entra nel ciclo del post-populismo. (Vatican News - Italiano)

Ne parlano anche altri giornali

Poveri vecchi, verrebbe da dire. In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. (L'Eco di Bergamo)

Nel Paese c’è una spiccata tendenza all’invecchiamento e all’impoverimento. In questo quadro noi italiani siamo diventati sempre più fatalisti e disillusi. (L'Eco di Bergamo)

Il cinquantaseiesimo rapporto del Censis – che ogni anno è uno degli “atti” più significativi della sociologia italiana – ci racconta di una società rassegnata e delusa ma con diverse buone idee. Il Censis descrive un paese che molto rapidamente è transitato dallo spirito guerriero alla fatal quiete. (Il Riformista)

A lanciare l'allarme è il Censis con il 56esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese che evidenzia gli impatti della denatalità anche sul sistema dell'istruzione italiano. Negli ultimi cinque anni gli alunni presente nelle nostre aule scolastiche sarebbero passati da 8,6 milioni a 8,2 milioni, che significa 400mila studenti in meno e un trend negativo del -4,7% che è particolarmente evidente nella scuola dell’infanzia, con una percentuale di -11,5% di alunni in cinque anni, e di -8,3% nella scuola primaria. (ilGiornale.it)

La lettura dello stato sociale del Paese con gli occhiali del Censis è da sempre decisiva per cogliere le tendenze di breve-medio periodo in atto: quella attuale segna una radicale discontinuità rispetto al passato, si potrebbe affermare che siamo alle soglie di una nuova era. (Start Magazine)

L’87,8% degli italiani odia il gap tra i salari dei manager e quelli dei dipendenti, mentre l’86,6% non tollera gli eccessi, i jet privati, le auto costose ed i bonus dei top manager. Rischio Terza Guerra Mondiale (Nicola Porro)