L’ultimo pesantissimo giorno nella Azovstal prima di arrendersi, le immagini di addio dei combattenti ucraini – Il video

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Poche ore fa, la sera di ieri 20 maggio, il ministero della Difesa russo ha diffuso un video degli ultimi soldati ucraini che hanno ceduto dopo tre mesi di resistenza nell’acciaieria di Mariupol: secondo gli organi di informazione del Cremlino, «un totale di 2.439 combattenti ucraini si sono arresi e hanno lasciato l’acciaieria».

«L’Azovstal è stato il luogo della mia morte e della mia vita», ha detto Kozatsky nel messaggio con il quale diceva addio alla struttura assediata

Ultimi giorni all’Azovstal”, montato e pubblicato da Babylon’13 Film Association. (Open)

Se ne è parlato anche su altri giornali

In un video, rilanciato anche dal vice rappresentante permanente russo all’Onu, Alexander Alimov, i soldati ucraini vengono ripesi in un video mentre vengono identificati e sottoposti a controlli, ma in altri vengono fatti spogliare dalle truppe russe per mostrare i tatuaggi che hanno sul loro corpo. (Open)

Circa 200 corpi, intanto, sono stati trovati a Mariupol tra le macerie di un rifugio bombardato. “L’espansione delle infrastrutture della Nato in Finlandia e in Svezia è una minaccia diretta alla sicurezza della Russia. (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Gli sconfitti dell’Azovstal, umiliati e sacrificati da Kiev. Domenico Quirico (La Stampa)

Tra loro anche il comandante del battaglione, Denis Prokopenko, che è stato portato via in una veicolo blindato. Venerdì sera è uscito dallo stabilimento anche l’ultimo gruppo, di 531 militari, quasi tutti Azov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ad annunciarlo è il portavoce del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko. 1' DI LETTURA. Durante lo smantellamento dei blocchi di un grattacielo a Mariupol, vicino alla stazione di servizio suburbana-2 su Myru Avenue, sono stati ritrovarti circa 200 corpi. (Livesicilia.it)

E solo il 10 maggio, una settimana prima della soluzione, i russi avevano bombardato l’acciaieria 38 volte in un giorno. Uno scambio con Viktor Medvedchuk, magari, l’oligarca ucraino amico di Putin. DAL NOSTRO INVIATO. (Corriere della Sera)