Resistenza, morto il Comandante Diavolo Germano Nicolini Reggionline – Quotidianionline – Telereggio – Trc – TRM |

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Stasera alle 21,10 Telereggio renderà omaggio a questo grande protagonista della nostra storia riproponendo il documentario realizzato l’anno scorso sui 100 anni di Germano Nicolini.

***. Dal 1994, da quando la giustizia italiana, con un nuovo processo, dopo quasi mezzo secolo aveva finalmente riconosciuto la sua innocenza, Germano Nicolini era in pace con se stesso.

Comandante partigiano, sindaco di Correggio, Nicolini aveva 27 anni quando nel giugno del ’46 fu arrestato come esecutore materiale dell’omicidio di don Umberto Pessina (Reggionline)

Ne parlano anche altre testate

Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo novembre. È morto ieri sera a Correggio (Reggio Emilia) Germano Nicolini, comandante partigiano, uno dei protagonisti della Resistenza in Emilia, noto con il nome di battaglia di ‘Diavolo'. (Fanpage.it)

La storia di Germano Nicolini è stata ripresa più volte in ambito musicale. Aveva molto rispetto per Germano Nicolini, al contrario della corte”. (ReggioSera.it)

Correggio - Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi. Ci ha lasciato a 101 anni (era nato a Fabbrico – Reggio Emilia – il 26 novembre 1919) Germano Nicolini ‘Diavolo’ comandante partigiano del terzo battaglione della 77esima Brigata Sap ‘Fratelli Manfredi’”. (Tuscia Web)

E' morto sabato sera a Correggio (Reggio Emilia) Germano Nicolini, comandante partigiano, uno dei protagonisti della Resistenza in Emilia, noto con il nome di battaglia di 'Diavolo'. (Yahoo Notizie)

aveva detto nel giorno della festa della Liberazione, Germano Nicolini, al secolo il “Comandante Diavolo”. Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia. (La Stampa)

Così Diavolo e altri due partigiani, Antonio Prodi, detto Negus, ed Ello Ferretti, Fanfulla, furono scagionati e infine assolti nel processo di revisione celebrato a Perugia.Lo scorso anno, in una lunga intervista all'Ansa, disse: "Perdonarli? Catturato a Roma dai tedeschi, fuggì dalla prigionia ed entrò nel battaglione Sap della brigata Fratelli Manfredi di cui diventò comandante. (La Repubblica)