TURCHIA. Il Kanal Istanbul e la repressione del dissenso

Nena News Agency ESTERI

Lo ha detto Erdogan lo scorso gennaio: «Non preoccupatevi, (il canale di Istanbul) è del tutto fuori da Montreux».

Non è solo un pensiero, è già in parte realtà: a fine marzo il governo ha approvato il piano.

Da anni in tanti si battono contro la costruzione del nuovo canale per il devastante impatto ambientale e sociale.

Esponenti del governo e lo stesso presidente si sono spesi in condanne aspre dell’iniziativa: «È un golpe politico», ha detto Erdogan

Il Kanal Istanbul, in stile Suez e Panama, avrebbe una lunghezza di 45 km e un costo stimato di 9,2 miliardi di dollari. (Nena News Agency)

Su altri giornali

Lo scrive l'eurodeputata Pd, Alessandra Moretti, su twitter postando la foto dell'incontro con Erdogan (Adnkronos) - "Questa foto rappresenta plasticamente la scarsa considerazione che il Presidente turco #Erdogan ha delle donne e dell’Europa. (SassariNotizie.com)

L’accaduto lascia sorpresi e ha tutta l’aria di non essere una gaffe, bensì una risposta mirata e, almeno nella modalità, spiazzante. Eric Mamer, il portavoce, ha asserito quello che tutti hanno potuto vedere nelle immagini: la sorpresa di von Der Leyer (LettoQuotidiano)

Turchia, diritti violati ma c’è speranza. Perché la Turchia è uscita dalla Convenzione di Istanbul? La Turchia si ritira dalla Convenzione di Istanbul. Con non poche proteste, la Turchia lascia la Convenzione di Istanbul, il trattato volto a prevenire e combattere la violenza sulle donne. (Unimondo.org)

L'Ue alzi la voce!". È un tema politico: il machismo al potere sminuisce le donne e comprime i loro diritti. (La Sicilia)

Turchia: non è un paese per donne. Per questo non appaiono rosei gli scenari che si profilano per una leadership che, oltre alle difficoltà economiche, si trova ad affrontare una serie di proteste interne, non da ultimo quelle di migliaia di donne turche contrarie al ritiro del paese dalla Convenzione di Istanbul (Unimondo.org)

Ma il precedente della visita congiunta in Turchia dei presidenti di Commissione e Consiglio Ue, il 16 novembre 2015, si svolse secondo un protocollo visibilmente diverso rispetto a quello di ieri, finito nella bufera per la collocazione della presidente della Commissione Ursula von der Leyen in un sofa' isolato - e di fronte al ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, non un suo omologo - mentre il presidente del Consiglio europeo Charles Michel sedeva accanto al capo dello stato Recep Tayyip Erdogan (Tiscali.it)