Chi è Enrico Michetti, il professore che il centrodestra ha scelto come candidato sindaco di Roma

Fanpage.it INTERNO

I frequentatori dell"etere romano' lo conoscono come opinionista dell'emittente Radio Radio.

Nato a Roma il 19 marzo del 1966, Enrico Michetti è il candidato sindaco ufficiale del centrodestra.

Anche oggi, in diretta su Radio Radio, ha voluto rimarcare di essere certamente un candidato civico, ma "ho un'adesione totale nei confronti della patria, mi ritrovo in quei valori".

Capisco che la vicenda è grave ma sapete quante gente muore d’infarto?

Quanta gente muore di ischemie?

(Fanpage.it)

Ne parlano anche altre fonti

L'accordo c'è: Enrico Michetti sarà il candidato sindaco del centrodestra a Roma. Vedo tanta partecipazione da parte dei cittadini", ha detto il candidato sindaco dem alle primarie di centrosinistra (la Repubblica)

Paolo Damilano è il candidato sindaco a Torino. Per il docente di diritto (che fa anche lo speaker radiofonico) "ora è il momento di restituire alla città eterna quello che merita, il ruolo di caput mundi". (Avvenire)

Sciolti gli ultimi dubbi. E’ quindi stato trovato un accordo tra le forze politiche del centrodestra romano, dopo che negli ultimi giorni erano circolati parecchi nomi sul possibile candidato a sindaco di Roma. (Quotidiano.net)

Ma il leader della Lega potrebbe incontrare altri aspiranti candidati nei prossimi giorni e non si esclude una soluzione ticket anche per Milano A partire da Matteo Salvini per la Lega, Giorgia Meloni per Fratelli d'Italia, Antonio Tajani per Forza Italia e Maurizio Lupi per i centristi di Noi per l'Italia. (La Repubblica)

Paolo Damilano è il candidato sindaco a Torino. “Piena sintonia nel centrodestra che ha scelto Enrico Michetti candidato sindaco per Roma Capitale, in ticket con Simonetta Matone che sarà prosindaco. (News Mondo)

Il buon governo dei romani metteva al centro il cittadino, dobbiamo restituire alle persone l’orgoglio di essere Caput mundi». Quando San Paolo fu folgorato sulla via di Damasco disse: “Civis romanus sum”, in segno di orgoglio e di profonda appartenenza. (Corriere della Sera)