Meloni: sul Pnrr non vedo rischi, strumenti più efficaci del Mes

Il Sole 24 ORE INTERNO

«L’Italia può dirsi molto soddisfatta» delle conclusioni del Consiglio europeo. Così la premier Giorgia Meloni al termine del Coniglio europeo di Bruxelles. «Sono soddisfatta di questo bilaterale. E’ stato un incontro lungo e ampio sullo senario e la situazione complessa sul fronte geopolitico. C’è voglia di collaborare» ha dichiarato Meloni rispondendo ad una domanda sull’incontro con il presidente francese Emmanuel Macron, al termine del vertice Ue. (Il Sole 24 ORE)

Se ne è parlato anche su altre testate

L’Italia ha ribadito la chiusura sulla ratifica del Mes, lavorato per la flessibilità del Pnrr e il sostegno alla competitività, chiesto con forza che sia garantita dopo il 2035 l’immatricolazione delle auto che usano biocarburanti, premuto per una svolta sui migranti (tema che sarà trattato a giugno e nelle conclusioni è relegato alla voce Altri punti). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Qual è la risposta dell'Europa alla richiesta di un maggior impegno sul tema dei migranti? L'interpretazione dei passi fatti dal Consiglio Europeo divide in maniera netta il Premier italiano, Giorgia Meloni, e la leader del PD, Elly Schlein. (Adnkronos)

Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe chiede di "andare avanti" sulla ratifica ma Roma frena. Disgelo tra Macron e Meloni, la premier si dice soddisfatta per il "cambip di passo" dell'Europa sul tema migranti (LAPRESSE)

Poiché leggendo il documento conclusivo del vertice di Bruxelles non sono così evidenti i motivi di soddisfazione, è necessario incrociare le dichiarazioni della premier Meloni con le undici pagine delle conclusioni finali suddivise in tre capitoli: Ucraina; competitività e mercato unico; energia. (Tiscali Notizie)

Giorgia Meloni sintetizza così il lungo tete-a-tete avuto ieri notte con Emmanuel Macron. A margine del Consiglio europeo infatti, in una sala appartata dell’hotel Amigo di Bruxelles, i leader hanno chiuso il sipario su lunghi mesi di ripicche per portare sotto i riflettori quei dossier che, a vicenda, ritengono determinanti. (ilmessaggero.it)

Ma quello del 23 e 24 marzo assomiglia più a un enorme boomerang per l’Italia, tornata a casa senza alcuna novità sul tema degli sbarchi, diverse critiche da parte dei leader europei e con i ‘compiti a casa’ su Pnrr, Mes e transizione verde. (Il Fatto Quotidiano)