Leicester-Napoli, niente quarantena per Osimhen,Ospina e Koulibaly

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Potrebbero esserci buone notizie per il Napoli, che giovedì affronterà il Leicester in Inghilterra nel primo match della fase a giorni dell'Europa League: secondo quanto raccolto dal Times, il Governo britannico starebbe per modificare la legge in vigore riguardante la quarantena obbligatoria per i giocatori che partecipano alle competizioni UEFA che si svolgono in Inghilterra

(Tuttosport)

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Però sembra che ci siano degli spiragli per una deroga per far giocare Ospina ed Osimhen» «Se Idasiak giocasse a Leicester sarebbe un debutto incredibile e sarebbe l'occasione per confermarsi dopo aver fatto bene in Primavera» le parole di Massimiliano Simeone, agente del portierino azzurro Hubert Idasiak. (ilmattino.it)

Ma la società sta lavorando per ottenere alcune deroghe speciali, di cui ce ne parla Ciro Troise in esclusiva a Napolicalciolive. Che orgoglio”. Leicester-Napoli, questioni deroghe: le ultime su Koulibaly, Osimhen e Ospina. (Napoli Calcio Live)

Lo scrive l'edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno che aggiunge: "La macchina burocratica del Napoli si è mossa da tempo per cercare di sbrogliare questa matassa. Ospina, Koulibaly, che non è squalificato perché le sanzioni per somma d’ammonizioni in Europa evaporano a fine stagione, e Osimhen guardano ormai il King’s Power Stadium con la sensazione che per il debutto europeo del Napoli di Spalletti ci saranno. (Tutto Napoli)

Questo il tweet pubblicato da Martyn Ziegler, giornalista sportivo del The Times. In questo modo il Napoli può tirare un sospiro di sollievo e schierare Ospina e Osimhen: due giocatori fondamentali per Luciano Spalletti. (GonfiaLaRete)

L’infortunio di Meret ha di colpo reso sguarniti i pali azzurri, perché Ospina era in giro in Sudamerica con la sua nazionale, procurandosi peraltro anche un piccolo infortunio poi smaltito alla grande. (Napoli Calcio Live)

Ovvero, una volta sbarcati su suolo inglese, i tre giocatori del Napoli avrebbero dovuto sottostare a una quarantena di dieci giorni. I tre azzurri la settimana scorsa avevano giocato in Paesi inseriti nella black list del Regno Unito riguardo le norme anti-Covid. (ilmattino.it)